«In Francia un tablet ogni quattro ha la nostra app. E per l'Italia non mi aspetto niente di meno», afferma Michaël Philippe, co-fondatore di Lekiosk, la startup francese che ha creato l'edicola digitale con 600 titoli della stampa francese e internazionale. Qualche anno fa Philippe era a New York e non riusciva a trovare il suo giornale preferito L'Equipe. «Quando poi ho visto l'iPad ho capito che era lo strumento perfetto per una esperienza di lettura che avevo in mente», aggiunge.

Forte degli sgravi fiscali del governo Sarkozy, la startup è decollata: dal gennaio del 2011 Lekiosk ha raggiunto i 500mila download e in Francia è la prima app per giro di affari generato sullo store della Mela. L'anno scorso è sbarcata in Gran Bretagna e questa settimana sul mercato italiano, grazie all'accordo con Class Editori, Edizioni Condé Nast, Gruner+Jahr/Mondadori, Hearst Magazines Italia, Mondadori e Play Media Company.

L'applicazione consente di sfogliare da tablet (per ora iPad, dall'anno prossimo anche Android), smarthpone e pc la versione digitale di centinaia di testate. È possibile la lettura in streaming e offline, la creazione di una libreria virtuale, uno spazio illimitato per conservare le riviste, la possibilità di accedere agli archivi. L'utente può acquistare una singola rivista ma il punto di forza dell'offerta è il bundle: 10 riviste a 9,99 euro al mese. Lekiosk accoglie l'utente in una rappresentazione in 3D dell'edicola che si può "girare" fino a raggiungere la sezione preferita: maschili e sport, femminili, intrattenimento e notizie, scienze e tecnologia. L'esperienza di lettura è invece tradizionale: i giornali sono la versione digitale di quella cartacea.

In Francia e in Gran Bretagna il conteggio dei download va a confluire nelle statistiche della diffusione della stampa, così "preziose" per la raccolta pubblicitaria. «Ovviamente non saremo noi a salvare la carta, siamo solo un soggetto dell'ecosistema. Ma con la sua offerta Lekiosk monetizza il valore della carta stampata», aggiunge Philippe. Con buona pace di chi pensa che il digitale sia la morte della carta stampata.

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