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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2012 alle ore 20:11.

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Milano come laboratorio di smart city, a partire dai micropagamenti. Sono in prima fila Telecom Italia, Vodafone Italia e PosteMobile. Lo smartphone affianca il portafoglio grazie alle tecnologie Nfc, soprattutto per spese di piccoli importi.

Nella capitale lombarda il test inizia con Tim Wallet, in fase di sperimentazione: è un'applicazione software associata con una sim Nfc e una carta prepagata di Intesa Sanpaolo, racchiusa in un portafoglio digitale che potrà ospitarne altre. Arrivati in piazza Duomo, il primo passo è acquistare l'edizione tascabile di un libro alla Feltrinelli. Al momento della transazione occorre prendere lo smartphone, scegliere all'interno del Tim Wallet «pagamento pos» e avvicinare il cellulare a un pos abilitato, dove viene digitato l'importo dall'addetto della libreria. Alcune persone in fila osservano incuriosite. Il primo tentativo fallisce, ma il secondo riesce. Poco dopo, arriva un messaggio sms per segnalare l'operazione e il credito residuo. È utile una mappa nel Tim Wallet: aiuta a trovare i punti in città dove sono accessibili micropagamenti con Nfc. Il portafoglio digitale può includere anche buoni sconto in forma di coupon, ad esempio per un pasto nelle vicinanze. A Milano abiliterà, inoltre, l'accesso al trasporto pubblico.

Vodafone associa alla sim Nfc la carta prepagata fisica Smart Pass. Per il test ordiniamo un cappuccino e una torta al McCafé: occorre spiegare alla cassiera che la procedura è simile a un acquisto con Paypass di Mastercard. Dopo aver aperto sullo smartphone l'applicazione Smart Pass Nfc, ancora in periodo sperimentale, occorre premere il bottone "effettua il pagamento" e avvicinare il cellulare al dispositivo di lettura contactless (che, in questo caso, è collegato all'esterno del pos). In poco tempo, arrivano due messaggi: uno per confermare l'operazione e il successivo per indicare il credito residuo. Al supermercato Esselunga, invece, bisogna accostare lo smartphone direttamente al pos. In caso sia necessario avere denaro contante, la carta Smart Pass consente il prelievo di denaro dagli sportelli bancari automatici (al massimo 250 euro al giorno).

La prima offerta commerciale a sbarcare sul campo è quella di PosteMobile, attiva a Milano entro dicembre. Sugli smartphone, dotati di sim Nfc, sarà preinstallata un'applicazione software per i micropagamenti, abbinata con la nuova carta prepagata virtuale Postepay NewGift Nfc. La prova è al centro del capoluogo lombardo: per l'acquisto di un caffè all'ultimo piano della Rinascente la cassiera all'inizio sembra perplessa, ma è sufficiente spiegarle che la procedura sarà identica a quella prevista per carte contactless Paypass. Occorre scegliere sull'applicazione la voce «abilita pagamento Nfc». La transazione diventa visibile all'interno di una lista. Da McDonald's nessun problema nell'acquisto di un panino. Una mappa preinstallata sullo smartphone facilita la scoperta di luoghi per micropagamenti che, a Milano, sono estesi anche alla periferia urbana. Alcuni esercizi commerciali già abilitati prevedono, però, di iniziare in futuro ad accettare transazioni attraverso tecnologie Nfc.

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