Con doppia sede a Padova e nella città californiana di Santa Clara l'incubatore M31 ha intuito da tempo l'evoluzione dell'elettronica indossabile. Ha così riunito startup capaci di accelerare i processi di innovazione nell'hardware, che sono arrivate all'Eureka Park del Ces. A partire da Si14 che sviluppa per altre aziende modelli di gadget da indossare. Ha richiamato l'attenzione con un prototipo di occhiali dal nome provvisorio di GlassUp: sono abilitati al collegamento a internet, attraverso Bluetooth, con smartphone dotati di un'ampia gamma di sistemi operativi (come Android, iOs, Windows Phone).

L'ottica è progettata da un'altra impresa innovativa dell'incubatore, Adaptica. Per chi li indossa significa, ad esempio, vedere la segnalazione di un messaggio di posta elettronica appena ricevuto. Il debutto è previsto per marzo al Cebit. A Las Vegas la startup di M31 sbarca con uno smartwatch, i'm Watch: è il primo al mondo equipaggiato con sistema operativo Android e può ricevere applicazioni da una piattaforma aperta. Affianca lo smartphone. Diventa un punto di partenza nell'arricchimento di app adattate all'uso dall'orologio con la creatività degli sviluppatori. Si14 nell'anno appena concluso ha raggiunto un fatturato di 4 milioni di euro. È approdata a Las Vegas anche Uquido che ha elaborato piattaforme per gestire i tempi di attesa in coda negli uffici e strumenti per il marketing interattivo.

La moltiplicazione di dispositivi mobili e di gadget alimenta la fruizione di applicazioni per filmati in streaming ad alta definizione o per videogame: Adant ha progettato in tre anni con un team di quattro ingegneri un'antenna intelligente direzionale che incrementa l'efficienza nel traffico dati e riduce le interferenze. Ha stretto un accordo con il secondo produttore al mondo di access point wi-fi: «Aumenteremo la presenza negli Stati Uniti dove apriremo un forte centro di competenze», osserva Paolo Palermo, responsabile marketing strategico di M31 e delle startup.

©RIPRODUZIONE RISERVATA