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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2013 alle ore 17:12.
Dall'abbigliamento con i chip all'aerodinamica, dal rilevamento dei dati degli atleti alle tecnologie al servizio dei giudici di gara: molte innovazioni negli ultimi anni hanno cambiato il mondo dello sport.
L'evoluzione delle tecnologie ha consentito di raggiungere almeno due fra gli aspetti fondamentali associati alle prestazioni sportive: la sicurezza dell'atleta e la sua incolumità (basta pensare all'automobilismo), risultati sportivi sempre più spinti e superamento di limiti inimmaginabili come emerge dalle prestazioni, per esempio, nell'atletica leggera.
La tendenza ha condizionato le tecniche di allenamento e di preparazione alle competizioni, suggerendo l'adozione di nuovi modelli e aiutando a conoscere meglio e a valutare l'evoluzione dinamica dello stato generale delle condizioni fisiche dell'atleta.
Per quanto riguarda l'abbigliamento sportivo, l'aerodinamica e i nuovi dispositivi associati alle varie discipline, basti pensare al ciclismo, con tute e caschi completamente rinnovati, al nuoto, con i costumi che sfidano la resistenza dell'acqua, allo sci e alle nuove tecniche di fabbricazione di sci e scarponi, al motociclismo, ai palloni aerodinamici utilizzati negli sport di gruppo, al tennis e alla flessibilità ed elasticità delle racchette.
Le tecnologie di ultima generazione sono state in grado di sfruttare al meglio l'evoluzione dei materiali. Le nanotecnologie, le fibre di carbonio e altri materiali sintetici sono utilizzati in quasi tutte le discipline e condizionano in modo decisivo le prestazioni degli atleti. Ad esempio proprio il carbonio ha una struttura atomica molto solida che permette di realizzare racchette da tennis, mazze da golf ed altre attrezzature sportive rendendole resistenti e leggerissime. Esistono settori privilegiati dove la ricerca scientifica trova immediate applicazioni. Basti pensare all'atletica leggera (le fibre di vetro con cui sono costruite le attuali aste per il salto con l'asta), ma anche il nuoto, con i costumi hi-tech, si è servito dei progressi per migliorare le prestazioni in vasca (dal 2008 al 2010 sono stati sgretolati decine di record, tanto che qualcuno parla dei super costumi alla stregua del doping).
E poi ci sono le straordinarie biciclette aerodinamiche in Kelvar, leggere e velocissime e le racchette da tennis con le corde in materiale tecnologicamente avanzatissimo.
La presenza massiccia delle nuove tecnologie rischia però di minare il fascino del gesto atletico e dello sforzo agonistico. I nuovi materiali e le tecnologie più avanzate, sebbene migliorino lo spettacolo e le prestazioni, assurgono spesso a protagonisti quasi assoluti del momento sportivo. Il dominio della tecnologia è talmente decisivo in alcuni sport che si è anche parlato di "doping tecnologico". Quanto influisce sulla traiettoria del pallone il nuovo materiale di cui è fatto? E, soprattutto, gli apporti tecnologici alterano il risultato tanto quanto le sostanze dopanti?
Per il momento si tende a restare cautamente scettici e conservatori, favorendo una intromissione non traumatica della tecnologia nello sport.
Le aree più interessanti nei prossimi anni saranno diverse a partire dal controllo del risultato. La cosiddetta "tecnologia della moviola" viene utilizzata nelle gare ufficiali solo in alcuni sport ma esiste una fortissima pressione per un uso in maniera massiva che consentirebbe ai giudici di gara una valutazione più puntuale. E ancora le tecnologie per il rilevamento del colpo che consentono di rivelare correttamente se un colpo sferzato da un atleta ha centrato il bersaglio.
Le tecnologie di tracciamento (gps e reti cellulari), grazie sofisticati sistemi di sensori applicati agli atleti, consentono a giornalisti e operatori dei media di capire quando la gara diventa più interessante e concentrare dunque attenzioni particolari, riprese video e commenti verso determinati momenti. E ancora al servizio dei media ci sono reti integrate di telecomunicazioni a banda ultra larga che consentono di ricevere i video stream dell'evento in tempo reale sia che essi si trovino all'interno che all'esterno delle aree dove viene svolto la competizione.
Le tecnologie controllano anche gli atleti: i chip comunicano in tempo reale a un sistema centralizzato le informazioni raccolte attraverso la rete wireless. Il sistema centralizzato è in grado di analizzare nello stesso tempo reale le informazioni ricevute, di elaborarle e di produrre un output dettagliato per successive valutazioni.
Di fronte alle nuove tecnologie, lo sport ha un duplice ruolo: contribuire allo sviluppo delle stesse, alla cosiddetta educazione ai mass media dotandole di un contenuto e agire come fattore d'equilibrio affinché il mondo virtuale non allontani i giovani dalla pratica reale di un'attività sportiva.
Andrea Penza è vice presidente Aict
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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