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Questo articolo è stato pubblicato il 10 marzo 2013 alle ore 17:01.

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Chi ha scelto un ultrabook di ultima generazione ha scoperto ben presto che lavorare con uno schermo da 11 o 13 pollici è troppo scomodo e adatto solo a chi ha una vista da falco. I nuovi portatili sono però sufficientemente potenti da essere usati con un monitor esterno, magari associando un mouse e una tastiera, ancor meglio se collegati tramite Bluetooth, per non occupare le preziose porte Usb. Se però pensate che i monitor siano solo reperti informatici legati al mondo dei computer desktop vi sbagliate di grosso. Possono sembrare strumenti privi di innovazione e invece i produttori si sono sbizzarriti a dotarli delle funzioni più originali.

Esistono monitor di tutti i tipi e per tutte le esigenze: ci sono quelli che supportano le schede video più recenti visualizzando giochi e video in 3D, ne troviamo di ruotabili in verticale per visualizzare meglio le pagine web o lunghi file di testo; ci sono modelli collegabili senza fili, grazie alla tecnologia Widi, e modelli, come il Samsung qui a fianco, ad altissima risoluzione, adatti ai professionisti del photo editing e a chi non accetta compromessi per la qualità delle immagini. Per sfruttare al meglio il nuovo sistema operativo Windows 8, l'ideale è utilizzare uno schermo sensibile al tocco, o in alternativa si può scegliere un display con sistema operativo Android (vedi l'Acer a lato).

I nuovi display sono ergonomici, ecologici e con design sempre più accattivanti: super sottili, con le cornici ridotte al minimo e i pulsanti a sfioramento. Per un utilizzo prettamente casalingo si può optare per un monitor dotato di sintonizzatore tv o per uno con sistema Philips Ambiglow che, proiettando luci colorate sul muro dietro lo schermo, espande la percezione di ciò che si sta guardando. Le dimensioni variano generalmente tra i 19 e i 27 pollici, quasi 70 cm, e sebbene i contenuti multimediali si visualizzino al meglio su schermi grandi, dimensioni maggiori sono da evitare perché impongono una continua rotazione della testa.

La dimensione del monitor è espressa come misura (in pollici) della diagonale, è la prima cosa che salta all'occhio ma non è tutto per garantire immagini di buona qualità. Ogni display ha una determinata risoluzione, ovvero il numero di punti che riesce a visualizzare, indicata come il numero di pixel orizzontali per quelli verticali: maggiori sono questi valori e migliore è la qualità delle immagini.

I monitor possono adottare diverse risoluzioni, ma ormai lo standard è il Full Hd (1.920x1.080 pixel). Altri valori importanti da tenere in considerazione sono la luminosità, il contrasto e il tempo di risposta, che dà un'idea di quanti millisecondi impiega il monitor a "disegnare" l'immagine ed è importante soprattutto per i videogiocatori.

La maggior parte dei monitor è di tipo Lcd, illuminati a Led. Nuove tecnologie come l'Ips (In-Plane Switching) consentono di visualizzare le immagini con angolazioni eccezionali (178 gradi in orizzontale e verticale), con contrasto e luminosità migliori rispetto agli schermi tradizionali.

Infine, l'ergonomia. La maggior parte di noi passa diverse ore al giorno davanti al computer. Le regole per una corretta postura davanti al pc vorrebbero che mantenessimo la testa in linea con la colonna vertebrale; posizionassimo la parte superiore dello schermo in linea con gli occhi, inclinando il monitor di 10/15 gradi all'indietro; mantenessimo sempre le spalle rilassate; appoggiassimo entrambi gli avambracci sul piano di lavoro cercando di non piegare troppo i polsi; mantenessimo la schiena eretta e ben appoggiata allo schienale e posizionassimo il display tra i 50 e i 70 centimetri di distanza.

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