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Bellezza trasgressiva negli scatti di Meisel per The Cal 2015

di Marta Casadei

«Il prossimo sarà un anno importante per Milano: ci sarà L'Expo e, di conseguenza, sarà al centro dell'attenzione internazionale. Per questo siamo tornati a presentare qui il Calendario Pirelli: abbiamo voluto mostrare a tutti, compresa la stampa straniera, che vale la pena visitare la città». È un endorsement chiaro e tondo quello che Marco Tronchetti Provera, presidente e amministratore delegato di Pirelli, fa nei confronti di Milano in apertura della conferenza stampa di presentazione di The Cal 2015: dopo aver celebrato all'Hangar Bicocca i 50 anni dell'iconico calendario lo scorso anno, l'Auditorium Pirelli ha fatto da sfondo al lancio della nuova edizione, firmata da Steven Meisel.

L'omaggio alla città che ha assistito al successo dell'azienda di pneumatici – fondata alla fine dell'800 in quello che oggi è il quartiere Bicocca – continua con un evento senza precedenti: gli scatti che hanno reso famoso il calendario Pirelli – feticcio per collezionisti più che semplice almanacco – saranno esposti a Palazzo Reale nell'ambito della mostra “Forma e Desiderio - The Cal Collezione Pirelli”, in allestimento da mercoledì 19 novembre al 19 febbraio. La mostra è promossa dal Comune di Milano Cultura con il patrocinio di Expo Milano 2015: «Questo evento dà il via ad una nuova fase della storia del Calendario – dice Tronchetti Provera –, una fase nella quale le immagini raccolte in questi 50 anni diventano uno strumento per riflettere su come sono cambiate la moda, la bellezza e l'estetica femminile».

Il cuore di The Cal è, da sempre, uno solo: la donna. E lo è anche nell'edizione 2015: dodici scatti (più copertina), frutto di cinque giorni di lavoro serrato in uno studio newyorkese, con i quali Meisel ha cercato di raccontare la femminilità contemporanea spaziando dalle eroine cinematografiche alle icone pubblicitarie, immortalando mise trasgressive ed esplicite (come quelle in latex) che fanno parte dell'immaginario fashion. 

«A mio avviso sono questi i modelli estetici di riferimento del mondo odierno – ha spiegato Meisel, che ha confermato la sua leggendaria “allergia” ai riflettori non partecipando alla conferenza stampa ma ha affidato i suoi commenti a una nota – non volevo fare un calendario concettuale nè legarlo a una particolare location, ma dodici manifesti in cui è la donna con la sua sensualità, la protagonista assoluta di dodici immagini molto diverse tra loro». Dietro queste dodici immagini c'è lo zampino di un'esperta di moda come Carine Roitfeld, ex direttore di Vogue Paris che ha curato lo styling del Calendario, e della celeberrima make up artist Pat McGrath. Il fotografo ha voluto limitare l'utilizzo di abiti e accessori: «Ho trovato molto stimolante giocare con i colori, con il trucco, con i materiali. È stata un esperienza molto gratificante», ha detto.

Tra le bellezze immortalate da Meisel spiccano Adriana Lima (gennaio), Natalia Vodianova (febbraio), Joan Smalls (marzo), Candice Huffine (aprile), Carolyn Murphy (maggio), Anna Ewers (giugno), Cameron Russell (luglio), Sasha Luss (agosto), Karen Elson (settembre), Isabeli Fontana (ottobre; è alla sua settima presenza sul The Cal), Gigi Hadid (novembre) e Raquel Zimmermann (dicembre). Non è passata inosservata la presenza di una modella plus size, Candice Huffine: «Non mi sono mai sentita considerata tale, solo una donna come le altre», dice. A farle eco è Karen Elson: «Il Calendario celebra le donne, non le loro taglie. Anche perché le taglie cambiano: io che sono madre di due bambini lo so bene».

 

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