Michel Phelps incanta e stupisce il nuoto e il mondo dello sport. Quelli di Melbourne saranno ricordati come i suoi Mondiali, con il 21enne di Baltimora che torna a casa con sette medaglie d'oro e cinque record del mondo. L'ultimo arriva proprio nella giornata conclusiva, in quei 400 misti in cui Luca Marin è splendido bronzo dietro per un soffio all'altro fenomeno del nuoto a stelle e strisce, Lochte, e davanti al tunisino Mellouli e al campione in carica Cseh. E Phelps ha mancato il primato di 8 ori non perché sconfitto in vasca dagli avversari, ma solo perché la staffetta 4x100 misti americana, che avrebbe vinto a mani basse la finale, è stata squalificata per un cambio irregolare in semifinale da parte di Ian Crocker. Sì proprio quell'altro fenomeno delle piscine cui Phelps il giorno prima aveva strappato oro e record del mondo sui 100 farfalla…. Insomma ce n'è abbastanza per qualche pensiero malizioso, ma alla fine né Michael né Ian sembravano troppo preoccupati: magari stanno già pensando ai Giochi di Pechino, quando Crocker cercherà la rivincita, e Phelps proverà a battere il primato di 7 ori olimpici vinti in una sola edizione stabilito da Mark Spitz nel 1972.
Michael e Luca - Phelps,ha abbattuto il suo primato del mondo. Ha nuotato in 4'06"22, oltre due secondi al di sotto del primato, che aveva stabilito il 14 agosto 2004 ai Giochi di Atene. Secondo si è piazzato Ryan Lochte, 4'09"74, che ha resistito d'un soffio al favoloso ritorno di Marin, terzo in 4'09"88. Luca, ha migliorato il suo vecchio primato italiano, 4'11"67, di quasi due secondi. Per dare un'idea della prova dell'azzurro (argento a Montreal 2005), basti pensare che, se si esclude l'iniziale frazione a farfalla, negli altri tre stili ha fatto registrare tempi migliori dello stesso Phelps!
Colbertaldo è il futuro – Altre buone notizie per gli azzurri arrivano da Federico Cobertaldo, 18 anni di Montebelluna, che alla terza finale, nei 1500, è arrivato quinto, precedendo anche Grant Hackett, il campione (declinante) australiano. Ha vinto in 14'45"94, primato europeo, il polacco Mateusz Sawrymowicz, 19 anni, che ha preceduto in volata il russo Prilukov, 14'47"29, e il gallese Davies, 14'51"21. Colbertaldo si è piazzato quinto in 14'56"22, migliorando di due secondi il primato italiano che aveva stabilito in batteria. Hackett ha lottato per le medaglie per 500 metri, poi la sua azione si è affievolita e ha chiuso in 14'59"59 al settimo posto.
Nei 50 dorso l'oro è andato sudafricano Gerhard Zandberg, 204 cm per 100 kg, in 24"98. Secondo il tedesco Rupprath, campione del mondo a Barcellona nel 2003. Bronzo al britannico Tancock.
Katie e Lisbeth – Non potevano mancare, nell'ultima giornata di gare, le imprese di due regine della Rod Laver Arena. Nei 400 misti, dove Alessia Filippi, campionessa europea in carica, non è partita (a causa delle precarie condizioni di forma dovute al virus e alla bronchite che ne hanno condizionato la preparazione), la statunitense Katie Hoff, 17 anni, ha regalato spettacolo, vincendo in 4'32"89, al di sotto del primato del mondo, 4'33"59, che l'ucraina Klochkova aveva stabilito ai Giochi di Sydney 2000. Ha preceduto la russa Martynova, 4'40"14, e l'australiana Stephanie Rice, 4'41"19. Leisel Jones, che cercava il quarto oro, è stata battuta nei 50 rana. Ha vinto Jessica Hardy, con 30"63 contro 30"70 dell'australiana, che ha pagato un'uscita incerta dai blocchi di partenza che non le ha dato l'opportunità di recuperare la partenza perfetta della 20enne americana. Terza l'altra statunitense Kirk. L'australiana Lisbeth Lenton ha vinto invece la sua quinta medaglia d'oro, trionfando nei 50 stile libero in 24"53, davanti alla svedese Alshammar, 24"62, e all'olandese Veldhuis, 24"79, grande favorita della vigilia.
Staffetta australiana - Nella 4x100 misti maschile, squalificati gli americani e saltato il sogno d'oro di Phelps, l'oro è andato ai padroni di casa. Gli australiani hanno vinto in 3'34"93 contro 3'35"16 dei giapponesi e 3'35"51 dei russi. Decisiva l'ultim frazione a stile libero di Sullivan, bronzo nei 100 stile libero dominati in coppia da Magnini e Hayden. Gli azzurri, che in batteria avevano stabilito il primato italiano, 3'38"79, si sono migliorati ancora arrivando a 3.37"67. Lestingi ha lanciato l'Italia a dorso in 55"58, Facci ha nuotato una buona frazione a rana in 1'01"44, Goldin ha segnato 52"63 in delfino e Galenda ha chiuso con una ottima frazione a stile libero, 48"02, tempo inferiore solo a quello dello stesso Sullivan.
I tormenti di Thorpe – L'ultima giornata è stata anche quella dell'attesa conferenza stampa di Ian Thorpe. La leggenda del nuoto australiano, 24 anni, ritiratosi lo scorso novembre, ha ribadito di essere completamente estraneo a qualsiasi forma di doping, all'indomani dei sospetti ricaduti su di lui, dopo un controllo antidoping dello scorso maggio che avrebbe rilevato valori anomali di due ormoni. Thorpe ha detto di non aver mai fatto uso di sostanze vietate e di non spiegarsi il motivo di quell'analisi con valori fuori norma. «Ho piena fiducia nel fatto che tutte le prove mediche e scientifiche stabiliranno che sono innocente - ha spiegato il campione - e sono sempre stato e rimango un fermo sostenitore del sistema di controlli sulle droghe. La maggior parte delle persone – ha concluso - probabilmente riconoscerà che sono stato uno degli atleti più controllati durante tutta la mia carriera».
Settebello di rigore - La Croazia ha vinto la medaglia d'oro nella finale di pallanuoto ai Mondiali di Melbourne. La squadra dell'ex ct azzurro Ratko Rudic tra i tanti successi sulla nostra panchina - l'oro olimpico di Barcellona '92, quello mondiale di Roma '94, quello europeo di Vienna '95 - ha battuto in finale l'Ungheria per 9-8 dopo i tempi supplementari. Come il Setterosa, anche il Settebello ha conquistato il quinto posto finale, superando 16-15 la Grecia di Alessandro Campagna dopo tre tempi supplementari e i rigori.
Arrivederci a Roma - Prossimo appuntamento con i Mondiali nel 2009 a Roma, dal 18 luglio al 2 agosto al Foro Italico, per la seconda edizione italiana dopo quella – sempre nella Capitale – del 1994. Testimonial d'eccezione Monica Bellucci. Difficile dire chi ci sarà dei protagonisti di questi 15 giorni di gare in Australia: per molti campioni, lo spartiacque della carriera saranno i Giochi di Pechino 2008. Assente di sicuro, però (a meno di ricorsi e appelli…), sia in Cina che a Roma, ce n'è già uno: Mykhailo Zubkov, l'allenatore ucraino che ha picchiato Kateryna, colpevole di non aver ottenuto i risultati sperati in vasca. La federazione Internazionale lo ha bandito per sei anni da tutte le competizioni
