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Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2011 alle ore 06:39.

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Il senso di Chabod per l'autonomiaIl senso di Chabod per l'autonomia

Superata la crisi, Federico Chabod lavorò ancora qualche mese per gettare le basi - amministrative oltreché politiche, e culturali oltreché legali - di quella novità assoluta che era la regione autonoma. In particolare, avvertendo la necessità di coinvolgere l'opinione pubblica locale mediante una scommessa su obiettivi concreti, Chabod s'impegnò nel duplice progetto del casinò di Saint-Vincent e del traforo del Monte Bianco. L'uno, il casinò, progetto quasi furbesco, per attirare turisti e creare posti di lavoro. L'altro, il traforo, formidabile sfida economica e tecnologica. Ma soprattutto, il traforo, simbolo di un'interpretazione dinamica e cosmopolita dell'idea di frontiera: frontiera non come separazione ma come interfaccia, luogo deputato all'incontro degli uomini, delle cose, delle idee.

Per promuovere tali obiettivi, l'azionista Chabod poté contare - a Roma - su un'intesa personale con il presidente del Consiglio, il democristiano Alcide De Gasperi, molto più che sulla collaborazione delle forze politiche valdostane. E anche per questo, forse, volle rapidamente chiudere quella parentesi della sua vita: nell'ottobre 1946, si dimise dalla carica di primo presidente della regione Valle d'Aosta. Nominato professore all'università di Roma, abbandonò per sempre la carriera politica, ritornando a fare quello che aveva fatto prima del settembre 1943: lo studioso di storia moderna e l'organizzatore di cultura.

Addirittura, Chabod scelse un esilio volontario dalla "piccola patria" che aveva contribuito a rifondare: dopo il 1946, rifiutò di mettere piede in Valle d'Aosta sino alla vigilia della morte. Il lettore acutissimo di Machiavelli, il raffinato interprete di Carlo V era uomo che volava alto, troppo alto, per accomodarsi dentro il cortile della politique politicienne.

Cronologia
15 ottobre 1925
L'italianizzazione
Il fascismo cerca di italianizzare la regione. Con un Regio decreto del 1925 vara l'uso esclusivo della lingua italiana negli uffici, sopprime l'insegnamento del francese e i giornali in francese, italianizza i toponimi valdostani.

18 maggio 1944
La resistenza di Émile Chanoux
A difesa del francese e dell'identità valdostana nasce la Ligue valdôtaine. La Resistenza sigla con i rappresentanti delle vallate alpine limitrofe la dichiarazione di Chivasso. Émile Chanoux (sotto), membro della Resistenza, è arrestato dai fascisti e muore in prigione tra il 18 e il 19 maggio 1944.

10 gennaio 1946
La prima presidenza
Dal 10 gennaio al 24 ottobre Federico Chabod è presidente della regione autonoma della Valle d'Aosta. Il percorso verso l'autonomia, iniziato dallo stesso Chabod, si compie nel 1948 quando la regione ottiene dalla Repubblica italiana la concessione dello statuto speciale.

1982
Nasce la finanziaria Finaosta
Con la legge regionale n. 16 del 1982 viene istituita la finanziaria regionale, la Finaosta (nella foto, la sede), che ha il compito di promuovere lo sviluppo socio-economico. Turismo e industria trainano il Pil. Il 33% della popolazione vive d'industria: alla base dell'economia, la siderurgia, basata sulla miniera di ferro di Lillaz e su quella di carbone di La Thuile.

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