Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2010 alle ore 19:50.
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) accende un faro sul federalismo fiscale. Una missione tecnica del Fmi arriverà infatti domani in Italia (e si tratterrà fino al 14 ottobre) per valutare le implicazioni e gli sviluppi della devolution fiscale oltre che per prendere in rassegna tutti gli altri grandi temi dell'economia e della finanza italiana.
La missione lampo, che prepara quella ufficiale per la stesura dell'Article IV di febbraio prossimo, sarà composta di cinque ispettori guidati dal capo missione Adam Bennett (senior advisor dell'European Department) e accompagnati anche dal direttore esecutivo italiano presso l'Fmi Arrigo Sadun. Il team del Fondo Moentario incontrerà i responsabili del ministero dell'Economia, della Banca d'Italia, dell'Abi, del ministero del Lavoro, della Cassa Depositi e Prestiti e del Copaf, la commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale.
Tra i temi al centro dell'interesse del Fmi spunta anche la lotta all'evasione fiscale, oltre alle iniziative nel contesto della riforma del federalismo fiscale e delle sue implicazioni: di devolution infatti gli ispettori di Washington parleranno sia con i responsabili del Tesoro sia con quelli di Banca d'Italia sia con quelli del Copaf.
La tabella di marcia della missione prevede poi i consueti temi al centro dell'interesse del Fmi. A Via XX Settembre e a Via Nazionale sarà passata in rassegna la politica fiscale del governo e i suoi eventuali sviluppi nel caso di una crescita inferiore al previsto. Occhi puntati anche sulla recente manovra del governo, sull'evoluzione del bilancio pubblico e in particolare del debito, e sulla strategia con la quale il governo intende gestirne la riduzione. Tornano poi anche i consueti cavalli di battaglia del Fmi: sistema pensionistico e spesa sanitaria.
In Banca d'Italia, in particolare, gli ispettori americani chiederanno lumi sugli sviluppi e le prospettive macroeconomiche, con un focus anche sul mercato del lavoro e la competitività. Per quanto riguarda più strettamente lo stato di salute del settore finanziario verranno richiesti dettagli sugli esiti degli stress test, oltre che sull'impatto delle norme di Basilea 3 sui bilanci bancari e degli effetti delle turbolenze dei mercati del debito sovrano sul settore.(