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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2011 alle ore 07:56.

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Innalzamento dell'Rc auto fino al 16% e rimodulazione dell'imposta sulle trascrizioni in base alla cilindrata del veicolo acquistato. Sono le due novità più imminenti che la riforma federale potrebbe riservare agli automobilisti, stando al decreto sul fisco regionale approvato dalla bicamerale giovedì scorso e in attesa di tornare a Palazzo Chigi per il via libera definitivo.
Nel tentativo di collegare le entrate alle funzioni da svolgere il provvedimento assegna da quest'anno alle Province, che si occuperanno soprattutto di strade e mobilità, il gettito dell'imposta sulle assicurazioni. Assegnando agli enti di area vasta la facoltà di aumentare o diminuire del 3,5% l'aliquota oggi fissata al 12,5 per cento. Per farlo basterà una delibera provinciale che dovrà arrivare non prima di 60 giorni. Dal 2012 il prelievo sull'Rc auto diventerà un tributo provinciale a tutti gli effetti. Andrà pagato non più alla compagnia ma direttamente all'amministrazione con la nuova modulistica che l'Agenzia delle entrate dovrà emanare entro il 2011.

A tappe cambierà anche l'imposta provinciale sulle trascrizioni (Ipt). Nei 30 giorni successivi all'entrata in vigore del provvedimento attuativo l'Economia dovrà emanare un decreto ministeriale che consenta di modulare l'Ipt sul tipo di veicolo, alla cilindrata, alla potenza. Così da avere sulle vetture nuove un'Ipt in misura variabile anziché fissa come oggi. Successivamente toccherà alla legge di stabilità cambiarne i presupposti e l'applicazione in base ai principi fissati dal Dlgs sul fisco regionale e provinciale: farla pagare sia per le immatricolazioni che per i passaggi di proprietà; limitarla ad auto, moto (oltre una determinata cilindrata) e rimorchi; parametrarla in base a potenza del motore e classe d'inquinamento in maniera uniforme per veicoli nuovi e usati; semplificare il regime delle agevolazioni; destinare il gettito alla provincia dove risiede o ha la sede legale chi versa l'imposta. Fermo restando che fino a fine anno si applicherà la normativa attuale e che la riscossione resterà in capo all'Aci.

Nel 2013 il set di tributi automobilistici devoluti alle amministrazioni provinciali sarà completato da una compartecipazione al bollo auto. Che continuerà a restare una tassa regionale ma vedrà una parte del gettito migrare verso le Province. Laddove i trasferimenti (sia di parte corrente che in conto capitale ma non finanziati con l'indebitamento) faranno il viaggio inverso. (Eu. B.)

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