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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2011 alle ore 17:08.

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Fra le iniziative da adottare, viene sottolineato, c'è quella «urgente di rilancio del settore turistico nella Regione». Il Consiglio europeo poi «dovrà giungere ad un rapido accordo sulle proposte della Commissione relative ai rimborsi della Banca europea per gli investimenti e prendere in esame ulteriori possibilità di aumentare la capacità di sostegno finanziario complessivo della Bei stessa. Dovrà altresì vagliare l'ipotesi, suggerita dal presidente della Bei - conclude la bozza - di trasformare il Fondo Euromediterraneo di investimenti e partenariato in una Banca per il Mediterraneo è importante coordinare le iniziative con altre istituzioni finanziarie internazionali».

L'Ue: Gheddafi deve dimettersi
I capi di stato e di governo della Ue hanno chiesto ufficialmente ad Muammar Gheddafi di dimettersi senza ulteriore ritardo. Lo ha indicato il presidente Ue Herman Van Rompuy a conclusione della riunione de Ventisette.

Portogallo vara piano di austerity
Intanto questa mattina gli spread tra il Bund tedesco a 10 anni (considerato il titolo più affidabile dell'Eurozona) e i rispettivi titoli di stato emessi dal governo portoghese sono tornati a salire. Mentre l'Austria spinte il Portogallo a richiedere gli aiuti europei, in scia ai piani accettati in precedenza da Grecia e Irlanda. La linea di Lisbona è però ferma sul non accettare aiuti. In giornata, infatti, il governo lusitano ha varato un nuovo piano di austerity annunciando nuovi tagli alla spesa nel tentativo di rassicurare i mercati sulla propria capacità di rifinanziare il debito.

«Come ulteriore precauzione, le misure di consolidamento fiscale per il 2011 saranno rafforzate» ha annunciato il ministro delle Finanze lusitano, Fernando Teixeira dos Santos. I nuovi tagli saranno pari allo 0,8% del Pil e riguarderanno la spesa sociale e infrastrutturale. L'annuncio arriva nel giorno di un nuovo vertice Ue sui meccanismi anticrisi, vertice che si prevede in larga parte interlocutorio. È però prevedibile che anche in questo caso Lisbona riceverà le pressioni degli altri partner comunitari perchè accetti un pacchetto di aiuti come quelli ricevuti da Grecia e Irlanda. Il Portogallo ha però sempre insistito di essere in grado di farcela da solo e di essere nelle condizioni di portare il deficit al 4,6% del Pil alla fine dell'anno.

Balzano i prestiti a febbraio della Banca d'Irlanda
Dall'area Pigs sono arrivate indicazioni anche dall'Irlanda. La Banca d'Irlanda ha comunicato che a febbraio la Banca centrale europea ha prestato alle banche irlandesi 116,9 miliardi di euro a fine febbraio, in calo rispetto a un mese prima ma ben al di sopra degli 89,4 miliardi di febbraio 2010. La stessa Banca d'Irlanda ha aumentato i prestiti a 70 miliardi agli istituti nazionali sotto forma di «liquidità straordinaria di assistenza». La cifra è in forte aumento rispetto ai 51,1 miliardi di fine gennaio.

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