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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 13:29.

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Berlusconi: provvedimento con logica europea. Galli: bene la semplificazione, su ricerca valuteremoBerlusconi: provvedimento con logica europea. Galli: bene la semplificazione, su ricerca valuteremo

«La giustizia civile e la giustizia penale sono due punti molto negativi, che tutti giudicano con molta paura prima di venire a investire in Italia»: lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando a Palazzo Chigi al termine del consiglio dei ministri.

Presto riforma Stato e fisco
Il presidente del consiglio ha parlato a tutto tondo di politica, con l'arrivo dei nuovi nove sottosegretari (in sostituzione del Fli), e di riforme: «Noi ci apprestiamo a presentare prestissimo la riforma dell'architettura dello Stato che è urgente come quella della giustizia». «Il nostro intendimento - ha detto - è di realizzare anche la riforma tributaria entro fine legislatura. Si tratta di un gran lavoro perchè c'è un ginepraio di leggi inestricabile anche per professionisti della materia preoccupati quando devono dare suggerimenti alle imprese». Mentre il rimpasto di Governo, ha sottolineato il premier, «consentirà di operare in Parlamento con una maggioranza coesa e sicura e che ci permetterà di realizzare le riforme».

Siamo usciti dalla crisi meglio di altri Paesi europei
Parlando invece di politica economica, Berlusconi ha ricordato come l'Italia «stia uscendo meglio di altri fuori dalla crisi», sottolineando all'attivo del Paese «fattori positivi come un deficit meno alto dopo quello della Germania in Europa, intorno al 4,5/4,6 e la produzione industriale intorno all'1,5», mentre il livello del debito pubblico va in carico alll'essere stato «messo insieme dai Governi del consociativismo». «A Confindustria dico - ha aggiunto Berlusconi - di fare qualcosa per noi e che non sia solo il governo a fare qualcosa per loro».

Il dl Sviluppo non graverà sui conti pubblici
Una battuta anche sul dl Sviluppo appena approvato dal Governo: «è il primo provvedimento che va nella logica europea». Il testo - ha proseguito il premier - si articola in dieci punti che devono secondo quanto noi pensiamo essere motori di sviluppo». «Il dl Sviluppo è di tutti», ha concluso Berlusconi, «il ministro dell'Economia ha fatto da regista degli altri ministri». Ma ha volito chiarire: il provvedimento non «graverà» sui conti pubblici «con nuove spese nel bilancio dello Stato».

Tremonti: non usamio bilancio come "motore"
È toccato invece al titolare del Tesoro, Giulio Tremonti, illustrare le principali novità contenute nel dl Sviluppo. Con una premessa: «La cifra comune» delle norme inserite nel provvedimento è che sono «tutte riduzioni di oneri e creazione di incentivi senza usare come motore il bilancio pubblico. Quel poco che costa è assolutamente tutto coperto», ha voluto chiarire il ministro. Tremonti ha poi detto che sul testo del dl «non c'è stata nessuna diifficoltà politica». E ha lasciato spazio all'ironia: «Nell'elenco dei nuovi sottosegretari bisogna aggiungerne un altro: sono il sottosegretario part-time dei ministri Brunetta e Calderoli...».

Manovra da 7-8 miliardi? Oggi non ne ho parlato
Giulio Tremonti non si è voluto sbilanciare sulla manovra da 7-8 miliardi che il Governo, secondo alcune anticipazioni di ieri 4 maggio, dovrebbe approvare a giugno. Secca la sua risposta: «Oggi non ne ho parlato, oggi ho presentato questo è provvedimento economico (dl sviluppo), poi avremo una serie di decreti economici e poi e quello sul bilancio pubblico». Il ministro ha infine fatto un annuncio: «Oggi uscirà una circolare dell'Agenzia delle Entrate che spiegherà quali saranno le sanzioni per chi esagera» con i controlli fiscali. «Un conto è chiedere le tasse - ha conclusoTremonti- un altro è essere coerenti con la legge».

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