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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2011 alle ore 15:45.

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Spiagge, salta la norma del decreto sviluppo sul diritto di superficie ventennaleSpiagge, salta la norma del decreto sviluppo sul diritto di superficie ventennale

Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera al decreto sviluppo. Dopo un nulla di fatto per tutto il giorno, le commissioni hanno approvato con un voto unico un pacchetto di circa 130 emendamenti che riunisce proposte di Pdl-Lega, opposizione e dei relatori sui quali s'è stata convergenza fra governo e maggioranza. Resta confermato lo stop alla norma sulle concessioni delle spiagge e salta l'emendamento del Carroccio sui bonus in graduatoria agli insegnanti residenti, ma ci sarà una speciale valutazione per gli istituti nelle zone svantaggiate. Il provvedimento approderà domani in Aula per essere approvato con un voto di fiducia entro giovedì.

Resta l'Agenzia per l'acqua, salta lo ius variandi per le banche
Molte novità nel pacchetto fiscale e tra queste la rimozione dei giudici tributari recidivi nel caso che non esprimano il giudizio sulla richiesta di sospensiva che dovrebbe arrivare entro 180 giorni dalla richiesta del contribuente. Resta tra le norme l'Agenzia per l'Acqua che molti avevano chiesto di stralciare dopo il risultato del referendum. Sarà però un'Agenzia non solo di vigilanza ma anche di regolazione. Un altro emendamento approvato prevede che l'Alta Velocità ferroviaria servirà a finanziare il servizio universale attraverso un sovrapprezzo del canone per i servizi di Alta Velocità. Manca tra le norme accolte dal governo quella sullo ius variandi, cioè la possibilità per le banche di variare unilateralmente le condizioni di credito alle Pmi e si prevede, per quando riguarda il credito di imposta per il Sud che si possa inizialmente attingere ai fondi Fas. Molte proposte riguardano anche il diritto d'autore e gli appalti. Per quanto riguarda questi ultimi si prevede che il costo di quelli legali venga valutato al netto del costo del lavoro del personale, come chiesto dal Pd e questo per evitare il ricorso al lavoro irregolare.

Stop al diritto di superficie ventennale per le spiagge
Stamane era intanto saltata la norma del decreto sviluppo che prevedeva un diritto di superficie di 20 anni sulle spiagge. A precisarlo era stato il relatore al decreto legge sviluppo, Maurizio Fugatti (Lega), che aveva annunciato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera il parere favorevole agli emendamenti soppressivi presentati dal Pd. Il presidente della commissione Finanze, Gianfranco Conte, aveva poi spiegato che le norme sulle ex concessioni demaniali avrebbero trovato posto in un altro provvedimento, con molta probabilità nell'articolo 21 della Legge comunitaria 2010. Erano invece rimaste in piedi le norme sui distretti turistici.

Pd: marcia indietro di Governo e maggioranza
Soddisfatta l'opposizione. «Abbiamo ottenuto la soppressione dei commi 1, 2 e 3 dell'articolo 3 del decreto sviluppo, quelli relativi alle spiagge. Come richiesto dal Pd, quindi, le norme vengono eliminate: dopo aver generato un'enorme confusione, Governo e maggioranza sono state costrette ad un passo indietro. Ora si dovrà lavorare a una legge quadro per affrontare la questione», aveva spiegato Alberto Fluvi, capogruppo Pd nella commissione Finanze della Camera.

Lega: 40 punti ai prof che non cambiano residenza
Tra gli emendamenti presentati nel pomeriggio era arrivata anche la proposta della Lega, poi espunta dal pacchetto finale, che stabiliva l'assegnazione di 40 punti in più in graduatoria, dal 2011-2012, per gli insegnati residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare. Immediata la protesta dell'opposizione. «L''emendamento proposto dalla Lega è una provocazione diretta innanzitutto alla sua stessa maggioranza - aveva attaccato Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura -. Pontida è alle porte e il Carroccio vuole misurare la pazienza del suo alleato in un Governo che vacilla». (Ce.Do.)

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