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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2011 alle ore 21:34.

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Contratti: accordo unitario tra Confindustria e i sindacati. Marcegaglia (nella foto), chiusa stagione di divisioniContratti: accordo unitario tra Confindustria e i sindacati. Marcegaglia (nella foto), chiusa stagione di divisioni

Accordo unitario sui contratti e la rappresentanza sindacale. L'ok all'intesa interconfederale è arrivato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, dopo 6 ore di trattativa. L'annuncio è stato dato in serata al termine del tavolo, convocato nella foresteria di Confindustria, tra la numero uno di Viale dell'Astronomia, Emma Marcegaglia, e i segretari generali della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Raffaele Bonanni e della Uil Luigi Angeletti.

Firma anche la Cgil dopo gli accordi separati degli ultimi anni
Arriva, dunque, anche l'ok della Cgil dopo gli accordi separati degli ultimi due anni. Al centro del delicato match un documento articolato in 9 punti. Dalle nuove regole per la rappresentanza sindacale, alle garanzie di efficacia per gli accordi contrattuali firmati dalla maggioranza dei rappresentanti dei lavoratori, ad una sostanziale possibilità di deroghe a livello aziendale, al quadro dei contratti nazionali.

Marcegaglia: intesa chiude stagione di divisioni
Soddisfatta la leader degli industriali. «Abbiamo trovato un'intesa unitaria - ha spiegato Emma Marcegaglia -, credo che sia l'accordo interconfederale trovato nel più breve tempo di sempre». La volontà, ha proseguito la presidente di Confindustria, «è di andare avanti assieme. Credo che abbiamo fatto un passo importante e le parti sociali hanno dato un esempio di responsabilità», ha spiegato sottolineando che così «si chiude una lunga stagione di divisioni» tra gli industriali e i sindacati.

Sacconi: interesse di tutti definire regole comuni
Positivo anche il commento del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. «In un paese nel quale il pluralismo sindacale è particolarmente accentuato e le relazioni industriali sono particolarmente intense è davvero essenziale che tutte le grandi organizzazioni dell'industria abbiano raggiunto un accordo sul sistema delle regole comuni».

Tremonti ringrazia le parti sociali
Poco prima dell'annuncio del via libera all'accordo si era registrato anche il commento positivo del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. «Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia. Grazie per quello che hanno fatto oggi nell'interesse del nostro paese».

Mercoledì Camusso sottopone testo ai segretari generali delle categorie
La Cgil domani mattina sottoporrà il testo ai segretari generali delle varie categorie, e poi convocherà una riunione straordinaria del direttivo. Proprio ieri la leader del sindacato di Corso Italia aveva ottenuto dal direttivo il mandato a proseguire la trattativa e a chiuderla in presenza di determinate condizioni. Un sì strappato dopo un confronto molto acceso che aveva registrato la netta contrarietà della Fiom.

Il no della Fiom all'intesa
Il no delle tute blu è legato anche alla sovrapposizione tra alcuni punti dell'accordo sui contratti e quelli al centro dello scontro con Fiat dopo gli accordi separati per gli stabilimenti di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco, e al rischio di interferenze con il ricorso giudiziario presentato dal sindacato dei metalmeccanici Cgil contro il Lingotto al tribunale di Torino. La stessa Fiat ieri aveva auspicato una intesa al tavolo sui contratti anche per garantire «piena operativita» ai tre accordi firmati con il no della Fiom.

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