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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2011 alle ore 11:36.

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Improrogabile il taglio delle aliquote per dipendenti e pensionati, rigore nella manovra, ma stop ai tagli lineari, con l'obiettivo di recuperare una crescita più sostenuta. Condivisibile il progetto di disboscamento di esenzioni e agevolazioni fiscali, allo studio del governo nell'ambito della riforma fiscale. Non condivisibili i vincoli di bilancio per gli enti virtuosi che pagano le inefficienze degli enti che non hanno rispettato le regole. Sono alcune delle linee portanti della Relazione della Corte dei conti sul Rendiconto generale dello Stato per il 2010. L'evoluzione dei conti pubblici italiani appare, comunque, "positiva" rispetto ad altri paesi europei . Ma gli effetti della crisi ancora si fanno sentire.

Giampaolino: i tagli alla spesa pubblica non penalizzino la ripresa
Il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, ha lanciato un monito sulla manovra in occasione della presentazione della Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per il 2010: «I tagli alla spesa pubblica per ridurre il debito non devono penalizzare la ripresa economica, e bisogna quindi cercare un «difficile punto di equilibrio» tra la riduzione del debito pubblico e il riordino della crescita economica. Sul fronte del personale dei ministeri la spesa complessiva risulta in riduzione tra il 2010 e il 2009 di circa un punto per cento.

Mazzillo: servono strumenti per recuperare crescita più sostenuta
«La realizzazione del necessario contenimento della spesa corrente propone scenari quantitativamente ai limiti della sostenibilità. I tagli necessari per raggiungere il pareggio di bilancio sarebbero di dimensioni inconsuete: tra il 2012 e il 2014 la riduzione in termini reali sarebbe dell'8%, al netto degli interessi», ha detto il presidente di Sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo. «La sostenibilità di un percorso così impervio richiede la ricerca di strumenti in grado di recuperare condizioni per una crescita più sostenuta». La Corte critica i tagli non selettivi e il crollo della spesa per investimenti, che «nel 2012 toccherebbe il valore più basso degli ultimi decenni». La tempestività con la quale viene in questi giorni «proposta una nuova impegnativa manovra di finanza pubblica - ha sottolineato Mazzillo - dimostra che il Governo è ben consapevole di quanto, nel complesso, il percorso di aggiustamento strutturale dei conti pubblici si presenti gravoso e di grande complessità».

Arganelli: improrogabile il taglio delle aliquote per dipendenti e pensionati
«Improrogabile» la necessità di un intervento in materia fiscale «che riduca in misura significativa le aliquote sui redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati», ha sottolineato il procuratore generale della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, spiegando che «l'incremento del tasso d'inflazione potrebbe comportare ulteriori erosioni del potere d'acquisto con conseguente diminuzione del reddito reale delle famiglie e ulteriore contrazione del mercato interno». Il federalismo fiscale, ha rilevato il procuratore generale, si basa sul presupposto che «la sua attuazione avvenga a pressione fiscale invariata. Va però notato subito che sin da quest'anno é stata concessa la possibilità ai Comuni di elevare l'addizionale Irpef e istituire l'imposta di soggiorno». Dunque, ha spiegato Maria Teresa Arganelli, «in tal modo si aumenta, almeno nei Comuni che esercitano la facoltà», la pressione fiscale senza che vi sia a fronte un incremento dei servizi pubblici.

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