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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2011 alle ore 17:34.

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Juncker: Italia, Spagna e Belgio non sono a rischio. E rassicura sulla Grecia: con nuove misure verso soluzione. Nella foto Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker (AFP Photo)Juncker: Italia, Spagna e Belgio non sono a rischio. E rassicura sulla Grecia: con nuove misure verso soluzione. Nella foto Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker (AFP Photo)

Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker non ritiene che ci siano rischi per l'Italia analoghi a quelli che hanno spinto la Grecia sull'orlo del baratro finanziario. «Non vedo rischi per Spagna, Italia e Belgio», ha detto Juncker in un'intervista al magazine tedesco Focus. Secondo il numero uno dell'Eurogruppo, inoltre, l'Irlanda e il Portogallo sarebbero «sulla strada del ritorno ai mercati», mentre la Grecia ha «pesantemente perso» sovranità accettando di avvalersi di «un apporto di competenza» da parte dei paesi della zona euro. Ma il presidente dell'Eurogruppo ritiene in ogni caso che «l'attuale pacchetto di misure accettate da Atene porterà alla soluzione del caso greco».

Ieri il via a nuova tranche di aiuti: 12 miliardi sbloccati entro il 15 luglio
Ieri sera, intanto, i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo, nel corso di una teleconferenza, avevano dato il via libera al versamento di una nuova tranche di aiuti da 8,7 miliardi di euro alla Grecia, a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni altri 3,3 miliardi erogati dal Fondo monetario internazionale. Questi 12 miliardi di euro rappresentano la quinta tranche dei 110 miliardi previsti sul piano di sostegno triennale al paese, e saranno versati «entro il 15 luglio, dopo l'approvazione da parte del Fmi», si leggeva nel comunicato diffuso al termine della teleconferenza. Soltanto «nelle prossime settimane» saranno invece determinate le modalità di un nuovo piano di salvataggio per la Grecia.

Atene soddisfatta: aiuti rafforzano crebilità internazionale del paese
La decisione di ieri era apparsa comunque scontata, dato che l'Eurogruppo aveva già raggiunto un accordo al riguardo, a seguito dell'approvazione, l'altro ieri, da parte del Parlamento greco, del piano di austerità di bilancio supplementare che Unione europea e Fondo monetario internazionale pretendevano. Immediata la reazione positiva da parte di Atene. Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, aveva infatti dichiarato in serata che con il via libera alla nuova tranche di aiuti la «credibilità internazionale» della Grecia è stata «rafforzata».

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