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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2011 alle ore 12:38.

Sulla norma della manovra economica relativa alla rivalutazione delle pensioni «siamo pronti a modifiche». Lo ha annunciato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che però ha sollecitato le forze di opposizione «ad evitare di fare polemiche ideologiche a questo proposito». A margine della presentazione di un rapporto del Censis, Sacconi ha affermato che il Governo «verificherà i modi di produrre un effetto finanziario, ma diversamente da come oggi è disposto. Siamo apertissimi a discutere, come abbiamo detto subito».

Il responsabile del Welfare ha aggiunto: «Non dimentichiamo che le fasce più basse sono indicizzate al 100%. Si tratta di guardare alle fasce medie e alte. E non dimentichiamo che norme di questo tipo sono state fatte da tutti i governi di centrosinistra».

Il ministro ha precisato che a breve incontrerà le parti sociali sulla per valutare «tempi e modi di una grande campagna di adesione» alla previdenza complementare.

Non si terrà l'incontro previsto per le 16 di oggi tra Governo e Regioni sulla manovra. Lo riferiscono fonti di Governo: «L'incontro è stato aggiornato». E' in corso, intanto, la riunione della Conferenza delle Regioni. Mentre i Comuni sospenderanno la partecipazione a qualsiasi attività inerente al federalismo fiscale e a incontri politici. Lo ha annunciato il presidente dell'Anci, Osvaldo Napoli, durante una conferenza stampa, chiedendo anche la convocazione urgente della conferenza unificata con la partecipazione del ministro Tremonti per spiegare al titolare del dicastero dell'Economia l'impatto che la manovra avrà sui Comuni. «Riteniamo questa manovra - ha detto Napoli - fortemente iniqua». «Il punto chiave - ha aggiunto il vicepresidente dell'Anci, Graziano Del Rio - è che questa manovra mette una pietra tombale sul federalismo».

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