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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2011 alle ore 16:14.

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Manovra: ticket al via ma cresce il fronte dei contrariManovra: ticket al via ma cresce il fronte dei contrari

Nel giorno in cui i mercati testano la manovra approvata a tempo record venerdì (leggi l'Abc), è partito il pagamento del ticket sanitario contenuto nel decreto (10 euro per le visite specialistiche e 25 per i codici bianchi di pronto soccorso) seppure in ordine sparso. Perché sette Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Val D'Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria e Sardegna) hanno già detto no all'aumento della compartecipazione dei cittadini alle spese sanitarie, mentre in quelle che ieri avevano annunciato l'applicazione la messa a regime procede a rilento.

Casero: rivedere i ticket? Non possiamo dare l'idea di cedere sulle misure
Per il momento, però, non c'è alcuna possibilità che il Governo torni sui suoi passi come ha fatto capire il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero. «Margini per rivederre ticket? Non si deve dare dimostrazione di un cedimento delle misure per arrivare al pareggio di bilancio». Anche se dai sindacati continuano ad arrivare critiche e oggi è stato il turno del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: «Congelare il ticket sanitario previsto dalla manovra, come hanno deciso di fare alcune regioni, è una buona scelta».

Copayment al via in Basilicata e Liguria
Alcuni governatori hanno comunque avviato la misura. La prima a partire è stata la Basilicata, unica regione a non avere il ticket per il pronto soccorso, dove la riscossione è cominciata regolarmente, con qualche lamentela dei cittadini. Ticket al via anche in Liguria, dove i cittadini rischiano da stamani di pagare fino a 50 euro per un esame del sangue, stante il ticket esistente che può arrivare a 36,12 euro. Il ticket sui codici bianchi era invece già in vigore.

Il Lazio studia la possibilità di alzare fasce esenti
Nel Lazio il mancato aggiornamento dei sistemi informatici ha fatto ritardare l'entrata in vigore dei ticket sulle visite specialistiche (quello sui codici bianchi è già in vigore dal 2006). La questione principale sarà aggiornare i sistemi informatici con la maggiorazione e stabilire le specifiche modalità di riscossione dei ticket. E sulla mancata attivazione la presidente delal Regione, Renata Polverini, si è lasciata andare a una battuta. «La manovra è stata votata venerdì scorso quindi ci voleva forse Mandrake per dare una risposta immediata, ma non credo che da questo punto di vista i cittadini saranno molto dispiaciuti». Il governatore ha quindi spiegato che è allo studio «almeno la possibilità di alzare le fasce di esenzione dal ticket sanitario».

Sicilia valuta il congelamento del balzello
In Sicilia, la Regione, ha detto l'assessore alla Salute, Massimo Russo, si sta «verificando la possibilità di rimodulare diversamente o addirittura non applicare del tutto il ticket sanitario da 10 euro. «Oggi parteciperò a una riunione - ha detto - per verificare se sia possibile trovare delle misure compensative per evitare anche questo balzello in Sicilia per i nostri pazienti». Invece il pagamento sui ticket per i codici bianchi è già in vigore dal 2002. Oggi sono intanto convocate riunioni in alcune regioni (Marche, Umbria, Piemonte e Campania) per decidere quanto e come adeguarsi alle nuove norme o studiare delle alternative. (Ce. Do.)

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