Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2011 alle ore 14:17.

My24

Mobilità incentivata per 640 lavoratori di Termini Imerese che riceveranno un bonus medio di 460 euro mensili per l'accompagnamento alla pensione. L'incentivo che sarà uguale per tutti (indipendentemente se operai o impiegati) al massimo, per chi farà 4 anni di mobilità, sarà pari a 22.850 euro.

Si è conclusa con successo la mediazione svolta dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che ieri mattina ha chiamato intorno al tavolo Fiat, l'advisor Invitalia e i sindacati per sbloccare la vertenza che si trascina da circa 2 anni – ovvero dall'annuncio della Fiat che avrebbe cessato la produzione a Termini Imerese a partire dal 31 dicembre 2011 – raggiungendo un accordo che per diventare definitivo dovrà essere formalizzato giovedì con l'impresa che prenderà il posto del Lingotto, la Dr Motor di Massimo Di Risio. Il pressing di Passera ha convinto l'ad della Fiat, Sergio Marchionne, ad aumentare il plafond destinato all'operazione, salito dagli iniziali 15 a 21 milioni, di cui 13 milioni per coprire la mobilità incentivata per 640 dei 1.566 lavoratori dello stabilimento siciliano che nell'arco dei prossimi 6 anni matureranno i requisiti per la pensione. L'incentivo pagato dalla Fiat si somma all'indennità di mobilità dell'Inps che oscilla da 892 a 1.073 lordi mensili.

La mediazione non è stata facile, tanto che ieri ci sono volute più di 5 ore di riunione ristretta tra i tecnici del Mise e i vertici di Fiat e Invitalia, per trovare nel pomeriggio un accordo sulla proposta da presentare ai sindacati che unitariamente hanno dato il via libera. Tutti i lavoratori sono attualmente posti in cassa integrazione ordinaria nello stabilimento Fiat che da giovedì sera non produce più auto. Il passaggio successivo scatta il 1° gennaio 2012: per i primi due anni è prevista la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, parallelamente verranno attivate le procedure per la mobilità, in modo da favorire l'uscita dei dipendenti che maturano i requisiti pensionistici nel periodo coperto dagli ammortizzatori sociali. Per il primo anno di mobilità l'incentivo uguale per tutti è di 4.445 euro, che per i tre anni successivi salirà a 5.921 euro. In particolare all'atto della firma dell'atto di conciliazione verranno corrisposti dalla Fiat 650 euro, oltre a un premio di fedeltà (il contratto nazionale prevede che per gli operai sia pari a 80 ore retribuite, per gli impiegati oscilla da 2 mesi e mezzo a 4 mesi), e l'indennità di mancato preavviso (da 1 mese a 2,5 mesi di retribuzione per gli operai, da 2,5 mesi a 4 mesi per gli impiegati).

Ognuno ha dovuto fare la propria parte al tavolo: l'azienda che ha messo sul piatto più soldi di quanti originariamente preventivati, e i sindacati che hanno sottolineato all'unisono come la somma messa a disposizione per Termini Imerese sia «inferiore», pari a «circa il 70-80% delle tabelle applicate normalmente negli stabilimenti dalla Fiat dove l'indennità si aggira intorno a 31-32mila euro», anche se «è stato garantito lo stesso livello dell'assegno pensionistico». A livello nazionale, così come a livello locale, tra i sindacati si è tirato un sospiro di sollievo per l'intesa, tanto che immediatamente sono stati levati i blocchi ai cancelli dello stabilimento di Termini Imerese che impedivano il passaggio dei camion bisarca per il trasporto di circa 800 lancia Ypsilon destinate ai concessionari.

Dal ministero sottolineano che l'intesa «consentirà la conclusione del negoziato con Dr Motor» convocato giovedì al Mise e «successivamente la stipula dell'accordo tra Fiat, ministero del Lavoro e ministero dello Sviluppo economico per l'accesso alla cassa integrazione straordinaria». Di Risio giovedì dovrà confermare il piano di investimenti da 110 milioni per produrre 60mila auto a regime (nel 2017), con 1.312 assunzioni in 4 anni, le prime 241 nel 2012. Ma con l'organico Fiat ridotto di 640 unità, rispetto alle attuali 1.566, l'operazione per l'imprenditore molisano diventa fattibile. Tra le ipotesi allo studio, per il segmento d'attività relativo allo stampaggio di plastica della Magneti Marelli trasferito a Termini Imerese (150 addetti), si pensa alla creazione di una società ad hoc da parte Di Risio che potrebbe chiedere l'attivazione della legge 181/89 sul rilancio delle aree industriali con il coinvolgimento nel capitale di Invitalia, analogamente a quanto previsto i Med Studios che occupano un altro spazio dell'area di Termini Imerese.

Domenico Arcuri, ad di Invitalia, sottolinea «l'accelerazione positiva impressa dal ministro Passera» per l'intesa che «garantisce la piena tenuta occupazionale sia per i dipendenti della Fiat che per i 350 lavoratori dell'indotto», anzi con il coinvolgimento di Di Risio e delle altre 4 imprese «ci sarà più lavoro rispetto al passato».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi