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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 17:10.
L'ultima modifica è del 15 marzo 2012 alle ore 12:20.

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Le ricette per crescere nel convegno «Cambia Italia» di ConfindustriaLe ricette per crescere nel convegno «Cambia Italia» di Confindustria

Si è concluso il convengo «Cambia Italia», organizzato a Milano da Confindustria. Sotto, la diretta sms con gli aggiornamenti trasmessi dai nostri inviati.

LA DIRETTA DELLA GIORNATA DI SABATO

14.05 - Emma Marcegaglia ha concluso il suo intervento: «La Confindustria continuerà a scrivere pagine alte nella storia del nostro paese».

13.39 - Marcegaglia: «La buona flessibilità non va penalizzata, non va fatta pagare di più. Stiamo nel solco delle direttive europee». Siamo pronti a combattere «la cattiva flessibilità».

13.21 - «Sono commossa ed emozionata». Il presidente degli industriali italiani, Emma Marcegaglia, si è definita così nel prendere la parola dal palco. Questo è «il mio ultimo discorso da presidente».

13.20 - Monti chiude il suo intervento, è standing ovation. Prende la parola la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

13.16 - Monti: «Come un politico vecchia maniera ho ricordato alla Fiat quello che deve all'Italia, ma è anche l'Italia che deve alla Fiat rispetto». Una azienda non può essere sotto perenne scrutinio investgativo sulla politica industriale da parte anche di chi non ha le competenze. L'italia deve elevare il suo rispetto per il fenomeno produttivo». Nel suo intervento Monti ha anche rilanciato la necessità di una legge anti-corruzione e ha ringraziato Alfano per la disponilità ad approvare un provvedimento.

13.11 - Monti: «Ieri ho avuto un colloquio con Marchionne ed è stato illuminante. Credo che rapporto tra Italia e Fiat non sia stato sempre sano, sia per le condizioni di concorrenza che per l'uso di denaro dei contribuenti. Io ho il dovere, come è stato con il no alle Olimpiadi, di non accettare progetti che saranno solo a carico delle generazioni future».
La platea è tutta dalla parte di Monti, continua ad applaudire e sorridere.

12.59 - Monti: «La Tav va fatta, non possiamo permettere che l'Italia scivoli verso il mediterraneo senza un saldo ancoraggio all'Europa. E ho apprezzato la Camusso per la forza con cui ha sostenuto la Tav». Applauso della platea, il primo per la Camusso.

12.53 - Monti sta smontando parola per parola l'editoriale di Giavazzi, la platea ride e applaude.

12.50 - Monti: «Il mio amico Giavazzi dà segno di eccesso di impazienza intellettuale dicendo cose imprecise». La platea ride e applaude.

12.48 - Monti: «Respingo il paradosso di Juncker citato da Roberto Napoletano secondo cui tutti i politici sanno le riforme da fare ma poi non vengono rieletti. La contesto sia perché lo stesso Juncker è stato rieletto sia perchè il mio obiettivo non è quello di essere eletto».

12.46 - Monti: «Capiamo come deve essere penoso per forze politiche avere cosi poco rispetto dall'opinione pubblica. Il mio governo spera di far uscire l'Italia dall'emergenza, ma anche ristabilire clima serenità tra politica e cittadini.

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