Giovanni Perissinotto, Gabriele Galateri e Sergio Balbinot (Space24)

Balbinot, con Ppf ottimo accordo e nessun premio di maggioranza
L'assemblea ha anche fornito l'occasione per tornare sulla vicenda Ppf, ovvero sui termini dell'accordo con il finanziere ceco Petr Kellner (in Russia in questi giorni e quindi non presente all'assemblea) che ha portato nel 2008 alla costituzione del gruppo Generali-Ppf. Sollecitato dalle domande dei soci, l'a.d. Sergio Balbinot, responsabile delle attività internazionali, è sceso in campo per "ricordare alcuni punti fondamentali". A cominciare dal fatto che l'operazione ha permesso di "fare un investimento fondamentale in Europa dell'Est, area con grande potenziale economico ed assicurativo". Ricordando i termini finanziari dell'operazione ("abbiamo apportato attivi per 1,5 miliardi, Ppf per 3,6 miliardi e noi abbiamo pagato 1,1 miliardi"), Balbinot ha sottolineato, con foga, che le Generali "hanno avuto il 51% della jv senza pagare nessun premio di maggioranza", come è invece avvenuto in caso analoghi tra le compagnie concorrenti. Inoltre, Generali-Ppf ha un'ottima redditività tecnica con una combined ratio dell'88% fino allo scorso anno, salita al 93% solo a causa delle catastrofi naturali, ma comunque a livelli di eccellenza nel gruppo e anche verso la concorrenza. Analogamente, il margine sul vita "è doppio rispetto ai peers"".

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