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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2011 alle ore 13:53.

Il consiglio direttivo della Banca centrale europea, come previsto, ha lasciato invariato all'1,25% il tasso di rifinanziamento pronti contro termine. Confermati rispettivamente allo 0,50% e al 2% anche il tasso sui depositi e quello marginale. Lo scorso 7 aprile l'Eurotower ha rialzato, per la prima volta dal luglio 2008, i tassi europei di un quarto di punto.
Bce pronta a rialzare i tassi a luglio
Le aspettative del mercato erano per un rialzo dei tassi alla prossima riunione di luglio della Bce. Attese avvalorate dalle parole di Trichet che - nel corso della conferenza stampa dopo il direttivo - ha parlato di rischi sull'inflazione «al rialzo» e di una «spinta positiva» che il Pil dell'area euro continua a ricevere.
Riviste al rialzo le stime su crescita e inflazione
Gli economisti della Banca centrale europea hanno rivisto al rialzo le stime su prezzi e crescita del Pil nell'area euro. Le nuove previsioni danno l'inflazione nell'area euro compresa fra 2,5% e 2,7% quest'anno, e fra 1,1% e 2,3% il prossimo. Le stime fornite tre mesi fa indicavano un tasso fra 2% e 2,6% per il 2011 e fra 1% e 2,4% per il 2012. Quanto al Pil, le nuove "staff projections" danno una crescita compresa fra 1,5% e 2,3% quest'anno, e fra 0,6% e 2,8 il prossimo. Le stime fornite tre mesi fa indicavano una crescita fra 1,3% e 2,1% per il 2011 e fra 0,8% e 2,8% per il 2012.
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Sulla stretta a luglio nulla è scontato
Per fronteggiare il surriscaldamento dell'economia, Trichet ha fatto capire che potrebbe rialzare i tassi a luglio. Lo si è capito dall'espressione usata in conferenza stampa durante la quale ha detto che è necessario esercitare una «forte vigilanza» sull'andamento dei prezzi nell'Eurozona e sui rischi di rialzo dell'inflazione. Nonostante i segnali che arrivano dalla retorica del presidente della Bce, nulla appare scontato. «Non ci siamo legati le mani» ha detto lo stesso Trichet facendo capire che la stretta non è da darsi per cosa fatta. Già lo scorso mese peraltro il presidente della Bce aveva spiazzato i mercati preannunciando l'intenzione di mantenere invariati i tassi a giugno (contro attese di un rialzo).
Prestiti agevolati per tutto il 2011
Un possibile rialzo dei tassi d'interesse rischia di penalizzare le banche dei paesi periferici che faticano a reperire finanziamenti sul mercato e sono dipendenti dal "rubinetto Bce". Su questo fronte Trichet ha detto che intende mantenere almeno per tutto il 2011 la sua politica di agevolazioni straordinarie sui prestiti alle banche. L'Eurotower intende offrire i prestiti agevolati a tre mesi senza limiti quantitativi fino alla fine del'anno.
No alla ristrutturazione della Grecia
Sul tema della crisi greca, il presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha ribadito che l'istituto «non è a favore di una ristrutturazione, di un "haircut" (taglio del valore nominale) e via dicendo. Escludiamo ogni concetto che non sia volontario e chiediamo di evitare ogni evento creditizio o default selettivo». Un eventuale crack di Atene avrebbe peraltro effetti sul bilancio della stessa Bce, considerando la forte esposizione in titoli greci.Titoli che, peraltro, anche oggi hanno visto salire i rendimenti. Le scadenze a due anni sono balzate oltre il 16 per cento. Su questo versante sono aumentate anche le tensioni sul Portogallo: I tassi dei bond a 10 anni di Lisbona hanno superato oggi la soglia del 10% per la prima volta dalla creazione dell'Eurozona risentendo delle divergenze che continuano a registrarsi in seno alle istituzioni europee su come gestire la crisi greca. In serata, i tassi sui titoli del tesoro a 10 anni rendevano il 10,026% contro il 9,855% di ieri sera.
Il destino di Bini Smaghi con l'arrivo di Draghi
Il presidente delle Bce ha anche risposto a una domanda sulla possibilità che Lorenzo Bini Smaghi possa lasciare il Board prima della fine del mandato (2013). L'arrivo di Mario Draghi alla presidenza della Bce sbilancerebbe gli equilibri all'interno del direttivo con la presenza di due italiani. «I membri del Board della Bce restano in carica per 8 anni, C'é un contratto, e sopra il contratto c'e un Trattato» ha detto Trichet. «Non entro poi in quelle che possono essere le decisioni prese liberamente dai membri del Board» ha sottolineato facendo capire che le dimissioni saranno solo una decisione del banchiere italiano.
Si alla nomina di Draghi
Il Consiglio direttivo della Bce, nella riunione odierna, ha approvato anche un'opinione sulla raccomandazione emessa dal Consiglio Ue sulla nomina del nuovo Presidente dell'Eurotower che dovrà succedere a Jean-Claude Trichet da inizio novembre. «Il Consiglio - si legge in una nota - non ha alcuna obiezione sul candidato proposto, Mario Draghi, una persona con una reputazione riconosciuta e un'esperienza professionale in materia monetaria e bancaria» come richiesto dai Trattati. La decisione finale, dopo le opinioni espresse dalla Bce e dal Parlamento europeo, spetterà al Consiglio europeo.
Banca d'Inghilterra
Poco prima della Bce, anche la Banca d'Inghilterra ha annunciato che i tassi di interesse restano fermi all'attuale minimo storico dello 0,5% e ha confermato che il già attuato programma di acquisti di titoli finanziari pubblici e privati resta invariato a 200 miliardi di sterline.
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