Quale è il prezzo corretto di Facebook? Se lo chiedono in tanti dopo che il titolo del social network è salito sulle montagne russe nei primi giorni di contrattazioni provando caro sulla propria pelle il cinismo e la durezza dei mercati finanziari. Sbarcato al massimo della forchetta fissata in sede di Ipo a 38 dollari Facebook ha ceduto il 19% nelle prime due sedute portandosi a quota 31 dollari.

I due gialli da risolvere
Non solo: sulla quotazione ci sono due gialli da risolvere. Quello relativo alla comunicazione dei dati in partenza da parte del Nasdaq (che rischia di dover pagare risarcimenti fino a 100 milioni di dollari) e quello legato a Morgan Stanley, tra le banche che hanno coordinato lo sbarco a Wall Street. L'istituto è adesso sotto accusa. Secondo quanto riporta il Financial Times le autorità di sorveglianza dei mercati finanziari del Massachusetts hanno emesso un'ingiunzione nei confronti di Morgan Stanley nell'ambito di un'inchiesta volta ad appurare se la revisione dei target di fatturato effettuata da un analista della banca pochi giorni prima dello sbarco in borsa di Facebook sia stata comunicata a tutti i clienti o solo ad alcuni.

Nonostante uno dei suoi analisti avesse ridotto le stime di fatturato per il secondo trimestre e l'intero 2012 alla luce di quanto appreso dall'aggiornamento depositato presso la Sec da Facebook il 9 maggio, Morgan Stanley ha proceduto poco dopo ad alzare il prezzo del collocamento da 34-38 dollari a 38 e aveva aumentato del 25% il numero delle azioni offerte al mercato.

Quante vale Facebook
Resta il fatto che il calo del 19% in due sedute ha stupito coloro che ipotizzavano un rialzo nelle prime settimane, se non altro motivato dall'onda di entusiasmo mosso dalle fanfare della seconda quotazione di sempre a Wall Street per raccolta (18,4 miliardi di dollari) dopo quella di Visa. E anche perché con i 104 miliardi di capitalizzazione con cui Facebook si è presentata dinanzi agli investitori (corrispondente al prezzo di 38 dollari) le aspettative erano/sono obiettivamente alte.

E invece il titolo è sceso per due giorni consecutivi mentre oggi si assesta nettamente al di sotto del prezzo di Ipo, pur mettendo a segno un rialzo del 4%. È un rimbalzo tecnico o l'inizio di una risalita?

Analisti e gestori sono più che mai divisi nell'attribuire il fair value di una società che ha grandi numeri (circa 900 milioni di utenti) ma deve ancora dimostrare come trasformare questa massa critica in fantamiliardi. Tanto per essere chiari, un prezzo a 38 dollari (e quindi una capitalizzazione di 104 miliardi) sconta una valutazione di 110 dollari per utente quando allo stato attuale il sito ne ricava 4 dollari.

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