Tassi in salita e domanda fiacca per i BTp a 5 e 10 anni assegnati oggi in asta dal Tesoro. Nel dettaglio la prima tranche del nuovo BTp a 5 anni scadenza 01/06/2017 é stata collocata con un rendimento del 5,66%, in aumento di 0,80 punti sull'asta precedente, per un importo pari a 3,39 miliardi. La domanda è stata pari a 4,584 miliardi. Ancora più deboli le richieste per il BTp decennale: la settima tranche del BTp scadenza 01/09/2022 ha ottenuto una domanda pari a 3,266 miliardi a fronte di una offerta compresa tra 2 e 2,75 miliardi. Sale il rendimento del decennale, che si attesta al 6,03%. Lo spread tra BTp a 10 anni e Bund della Germania è arrivato a toccare 4,69 punti percentuali, o 469 punti base.

Germania: rendimento titolo biennale a zero
E proprio nel giorno in cui il Tesoro deve alzare i rendimenti per collocare i suoi titoli, crolla a zero il rendimento dei titoli tedeschi a due anni: il tasso sul biennale è sceso infatti allo 0,002%, il minimo storico.

Domanda negativa
Tornando all'asta italiana, per la prima volta dalla fine del 2011 dubbi e preoccupazioni tornano ad accompagnarsi alle aste italiane. Oggi, dicono gli operatori interpellati da Radiocor, si è tornato «ad associare un messaggio negativo all'esito delle aste, soprattutto per quanto riguarda il BTp decennale». Di negativo non c'è solamente la dinamica dei rendimenti, in salita sia per il BTp a 5 che per BTp a 10 anni, ma anche l'andamento della domanda, francamente deludente soprattutto per il titolo decennale. In totale, a fronte di bond collocati per 5,73 miliardi la domanda si è attestata a 7,85 miliardi mentre l'importo massimo della forchetta in offerta era di 6,25 miliardi.

Per il decennale il rapporto tra domanda e offerta si è fermato all'1,40: un livello più basso rispetto a quello dell'ultima asta, quando l'importo in offerta era comunque più basso. Molto preoccupante anche l'andamento dei prezzi. «Il BTp a 5 anni - dice un trader - è stato collocato quasi sui livelli del mercato secondario ma bisogna tenere conto che questa mattina tutta la curva italiana era stata bersagliata dalle vendite. Peggio ha fatto il BTp decennale, che é uscito, malgrado le vendite di oggi, circa una ventina di centesimi sotto il livello del mercato secondario. È negativo - aggiunge il trader - che, nonostante i prezzi decisamente interessati, gli investitori non abbiamo colto l'occasione per acquistare 'carta italianà».

Ad aggravare la situazione c'è anche il fatto che i titoli a medio e lungo termine italiani non sono di fatto quelli che stanno perdendo più posizioni. «I bond a breve scadenza - avverte un operatore - stanno facendo peggio. Il BTp a 3 anni è arrivato ad essere scambiato su livelli vicini al 5 per cento». Soprattutto preoccupa il nuovo appiattimento della circa con il tratto 2-10 anni che ha perso molta della sua inclinazione negli ultimi giorni, a testimonianza di un innalzamento del livello di rischiosità dell'Italia percepita dagli investitori. Anche i mercati hanno reagito negativamente all'esito dell'asta italiana: lo spread tra Italia e Germania sulla scadenza decennale é salito fino ad un massimo di 470 punti base (circa 30 centesimi in più rispetto alla scorsa settimana).

Anche se la distanza con la Spagna resta invariata sulla scadenza decennale rimane comunque stretta la correlazione tra l'andamento dei titoli italiani e spagnoli, con questi ultimi che arretrano di circa 30 centesimi rispetto a ieri nei confronti del Bund attestandosi a 538 punti base.

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