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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2013 alle ore 17:50.
L'ultima modifica è del 14 gennaio 2013 alle ore 16:30.

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Chiusura contrastata per Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,16% a 13.509,85 punti, il Nasdaq che scende dello 0,26% a 3.117,50 punti, e lo S&P 500 che scende dello 0,9% a 1.470,74 punti.

Il rialzo dello spread Btp-Bund sopra quota 260 e la performance negativa delle Generali (-3,09%) dopo la presentazione del piano strategico, pesano su Piazza Affari, che nella seconda parte della seduta annulla i guadagni, vira in negativo, arriva a perder oltre l'1% e chiude a -0,64%, confermandosi maglia nera d'Europa.

Stesso trend per la Borsa di Madrid, seppur con perdite più contenute. Chiudono sul filo della parità, invece, Parigi, Francoforte e Londra. Procede debole Wall Street, nel giorno dell'ultimo discorso ufficiale di Obama nell'ambito del sul primo mandato presidenziale (segui gli indici finanziari).

Focus Piazza Affari
Maglia nera tra le blue chip per Generali che chiude in rosso nel giorno della presentazione degli obiettivi della "strategic review" del gruppo. Restano forti Ferragamo e Fiat.

Produzione industrlale
Il listino milanese risente anche dei dati negativi sulla produzione industriale che a novembre, in Italia, è scesa del 7,6% annuo e dell'1% su base mensile.

La corsa di Telecom
Telecom Italia corre a Piazza Affari sulle intenzioni dell'Unione Europea di delineare una serie di riforme per sostenere la creazione di un mercato unico delle telecomunicazioni. Elevati i volumi, già oltre la metà della media giornaliera nella prima ora di contrattazioni. Al Financial Times il vice presidente della Commissione europea, Neelie Kroes, ha spiegato che «stiamo lavorando su una serie di misure per creare nella Ue condizioni stabili e comuni per la competizione, gli investimenti e la crescita delle compagnie di telecomuncazioni, che potrebbe anche rendere più interessanti operazioni di consolidamento sovranazionali».

Fiat vola in Borsa, vicino accorda per Jeep in Cina
Fiat mette la quarta in Borsa e guadagna in attesa di un probabile annuncio, da parte del numero uno Sergio Marchionne, di un accordo con Guangzhou Automobile Group per produrre la Jeep in Cina. Le indiscrezioni sull'intesa con la casa automobilistica cinese sono state riportate dal Corriere della Sera nel week end e oggi, sui mercati, c'è grande attesa perché la notizia potrebbe essere confermata direttamente dallo stesso Marchionne nelle prossime ore. Nel 2012, Jeep ha stabilito il nuovo record di veicoli venduti (+19% a 701.626 unità) raddoppiando addirittura la quota in Asia.

Valute
L'euro apre in rialzo sopra 1,33 dollari, mentre scivola lo yen, sulla scia delle dichiarazioni del nuovo premier nipponico Shinzo Abe, secondo il quale la Boj dovrebbe definire un target a medio termine di inflazione.

Di fatto Abe continua a invocare una politica più aggressiva della Boj per la ripresa economica e contro la deflazione. La moneta europea passa di mano a 1,3383, dopo un top da febbraio di 1,3403 (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). Euro/yen a 119,84, dopo un massimo dal maggio 2011 di 120,13 e dollaro/yen a 89.56 dopo un massimo da due anno e mazzo di 89,67.

Spread
Lo spread tra i Btp decennali e i suoi omologhi tedeschi sale a quota 264 punti, dopo aver chiuso a 254 punti venerdì scorso. Il rendimento è al 4,18%. Il differenziale Bonos/Bund è a 347 punti, per un tasso del 5,02%.

Focus Asia
Nel giorno in cui la Borsa di Tokyo è chiusa per festività Shanghai segna un entusiasmante +3% trainata dalle voci di aperture, da parte delle autorità cinesi, per aumentare le quote di investimenti stranieri nel mercato azionario interno (sprint di finanziari e immobiliari). L'indice Hang Seng della Borsa di Hong Kong ha chiuso oggi le contrattazioni a 23413.26 punti, in aumento di 149.19 (+0.64%). Ottima la performance di Shanghai dove il Composite ha terminato a 2,311.74 punti, guadagnandone 68.74 rispetto alla chiusura precedente (+3.07%).

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