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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2013 alle ore 10:19.

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Ore 11,25. L'economia reale non ha risposto alla riduzione del riscio sul debito sovrano
In Italia la riduzione del rischio sul debito sovrano ha fatto scendere i tassi di interesse sui titoli di Stato tornati sui livelli prevalenti all'inizio del 2010. «A questi progressi non ha però corrisposto un miglioramento dell'economia reale; la debolezza congiunturale é stato confermata nel primo trimestre per tutta l'area» dell'euro, ha sottolineato Ignazio Visco, nel suo intervento all'assemblea annuale di Palazzo Koch.

Ore 11,20. L'uscita dalla procedura Ue è un frutto che non va dissipato
L'uscita dell'Italia dalla procedura Ue per deficit eccessivo è un «primo frutto» del risanamento dei conti pubblici e non va dissipato, ha sottolineato il governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali all'assemblea della Banca d'Italia. «Un bilancio pubblico in equilibrio - ha detto - al di là delle contingenze cicliche e con una composizione favorevole al lavoro e allo sviluppo, è il presupposto di ogni politica efficace ed equa». I sacrifici compiuti, ha aggiunto Visco, «per conseguire e consolidare la stabilità finanziaria rispondono a rigidità a lungo trascurate, a ritardi accumulati nel tempo. L'uscita dalla procedura di deficit eccessivo ne è un primo frutto, da non dissipare. Va considerato un investimento su cui costruire».

Ore 11,18. L'Italia non deve aver paura dei cambiamenti
L'Italia non deve avere paura del cambiamento e deve abbandonare la cultura della «difesa delle rendite», perchè su questo «non si costruisce niente», ha affermato il governatore Ignazio Visco nelle Considerazioni finali all'assemblea della Banca d'Italia. «Non bisogna aver timore del futuro, del cambiamento - ha sottolineato Visco - non si costruisce niente sulla difesa delle rendite e del proprio particolare, si arretra tutti. Occorre consapevolezza, solidarietà, lungimiranza». Interventi e stimoli ben disegnati, ha aggiunto il governatore, «anche se puntano a trasformare il Paese in un arco di tempo non breve, produrranno la fiducia che serve per decidere che già oggi
vale la pena di impegnarsi, lavorare, investire».

Ore 11,15. L'aumento del rischio insolvenza spinge i tassi al rialzo
L'altro problema per il funding delle imprese é rappresentato dal costo dei prestiti, «l'aumento del rischio di insolvenza delle imprese - ha detto Visco - spinge al rialzo i tassi sui prestiti. Dalla metà del 2012 esso a compensato la riduzione dei tassi ufficiali e, piu recentemente, della diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato».

Ore 11.10. Grandi popolari quotate si trasformino in Spa
Il modello cooperativo potrebbe risultare inadeguato per le banche popolari di più grande dimensione per cui potrebbe essere auspicabile una trasformazione in società per azioni. Il suggerimento é del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui la disciplina pensata «per intermediari con attività circoscritta in ambiti geografici ristretti», può risultare oggi «inadeguata per intermediari di grande dimensione, operanti a livello nazionale o anche internazionale, quotati in borsa, partecipati da investitori istituzionali rappresentativi di una moltitudine di piccoli risparmiatori che hanno finalità e interessi diversi da quelli cooperativi».

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