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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2013 alle ore 10:19.

Ore 10,55. L'azione di riforma ha perso vigore
In Italia «l'azione di riforma ha perso vigore nel corso dell'anno passato, anche per il progressivo deterioramento del clima politico», ha detto il governatore Ignazio Visco. «Nel riprenderla con decisione - ha sottolineato Visco - come ci incoraggia a fare anche la Commissione europea nelle raccomandazioni che accompagnano la proposta di chiusura della procedura per i disavanzi eccessivi, è indispensabile seguire un approccio organico, che fissi subito gli obiettivi in un orizzonte di medio periodo».

Ore 10.50. Imprese chiamate a uno sforzo eccezionale
«Le imprese sono chiamate a uno sforzo eccezionale per garantire il successo della trasformazione, investendo risorse proprie, aprendosi alle opportunità di crescita, adeguando la struttura societaria e i modelli organizzativi, puntando sull'innovazione, sulla capacità di essere presenti sui mercati più dinamici». Il richiamo é del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che nelle considerazioni finali all'assemblea di Via Nazionale ricorda come le imprese abbiano «saputo farlo in altri momenti della nostra storia. Troppo poche però - ha sottolineato - hanno accettato fino in fondo questa sfida; a volte si preferisce, illusoriamente, invocare come soluzione il sostegno pubblico».

Ore 10.48. Non siamo stati capaci di rispondere ai cambiamenti degli ultimi 25 anni
«Non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni», ha sottolineato Ignazio Visco secondo cui ora «l'aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica che necessita del contributo decisivo della politica,ma anche della società».

Ore 10,45. La disoccupazione è raddoppiata dal 2007
«La riduzione del numero di persone occupate superiore al mezzo milione. Il tasso di
disoccupazione, pressoché raddoppiato rispetto al 2007 e pari all'11,5 per cento lo scorso marzo, si é avvicinato al 40 tra i più giovani, ha superato questa percentuale per quelli residenti nel mezzogiorno», ha ricordato il governatore della Banca d'italia, Ignazio Visco. Il numero uno di palazzo Koch ha chiesto ai ragazzi di non aspettare solamente perché «molte occupazioni stanno scomparendo; negli anni a venire i giovani non potranno semplicemente contare di rimpiazzare i più anziani nel loro posto di lavoro».

Ore 10,42. Spezzare la spirale negativa nell'offerta di credito
Per il governatore infatti, «le condizioni di offerta del credito incidono a loro volta negativamente sull'attività economica in una spirale negativa che bisogna spezzare». La congiuntura «assai sfavorevole comprime oggi la domanda di credito. La contrazione dei prestiti riflette la flessione degli investimenti alle imprese, la caduta degli acquisti dei beni durevoli e la debolezza del mercato immobiliare», ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel corso dell'Assemblea annuale. Visco ha osservato che il credito alle imprese si é ristretto e questo é «legato al deterioramento del merito di credito alla clientela e ai suoi riflessi sulla qualità degli attivi bancari».

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