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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2011 alle ore 21:51.
L'ultima modifica è del 13 giugno 2011 alle ore 17:15.

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Ore 17,39. Napolitano non commenta esiti del referendum
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha evitato di commentare l'andamento dei quattro referendum che si sono tenuti ieri e oggi. A una domanda in proposito, il Capo dello Stato ha risposto riferendosi chiaramente ad un nuovo padiglione dell'ospedale Santomobono, appena visitato: «Questa è una realizzazione importante per Napoli».

Ore 17,36. Roma oltre media nazionale: affluenza al 60,5%
Nella Capitale sui 4 quesiti referendari è stato raggiunto il quorum con un'affluenza del 60,5%. Un dato superiore rispetto a quello nazionale che ha raggiunto il 57% circa. In particolare, il 60,57% per il primo quesito sui servizi pubblici locali, 60,58% per il secondo sulla tariffa servizio idrico, 60,53% per il terzo sul nucleare e 60,55 per il quarto sul legittimo impedimento.

Ore 17,33. Di Pietro brinda nella sede Idv con staff e colleghi
Brindisi a base di spumante nella sede di Italia dei Valori dove Antonio Di Pietro ha festeggiato con lo staff e i colleghi parlamentari il raggiungimento del quorum dei referendum e i risultati relativi ai diversi quesiti. Poi ha dato appuntamento a tutti alla manifestazione programmata in piazza della Bocca della verità dando la carica: «Andiamo tutti a piedi e senza bandiere...».

Ore 17,29. Ferrero: italiani bocciano politiche neoliberiste
«Innanzitutto, il risultato del referendum è che gli italiani, in maggioranza, sono contrari alle politiche neoliberiste portate avanti dal centrodestra e, talvolta, dal centrosinistra. Auspico che la volontà degli italiani siano rispettata». Lo dice Paolo Ferrero, segretario di Prc-Fds, intervenendo al Tg3.

Ore 17,27. Vendola: invito di Berlusconi non accolto
«Credo che il centrodestra esca malconcio dal voto amministrativo, dai ballottaggi e da questo referendum: l'invito di Silvio Berlusconi ad andare al mare non è stato accolto perchè non era invito disinteressato, stava difendendo il suo portafoglio, un'intera filosofia del governo, la sua idea della società». Lo ha detto oggi a Bari il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, commentando l'esito dei referendum.

Ore 17,25. Casini: segnale forte, ora aprire fase nuova
Il risultato dei referendum è «un segnale inequivocabile, un segnale forte». Per il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, intervistato durante lo speciale del Tg La7, ora «serve aprire una fase nuova», con un «governo di responsabilità». Serve «un atto di coraggio e aprire una strada nuova».

Ore 17,20. Fassino: marcata linea di confine tra volontà popolare e governo
«Un grande risultato, una partecipazione di popolo straordinaria che marca inequivocabilmente una linea di confine tra la volontà popolare e il governo Berlusconi». Così il sindaco di Torino, Piero Fassino, commenta
l'esito dei referendum.

Ore 17,17. Quagliariello: risultati non vanno strumentalizzati
«I risultati del referendum vanno rispettati nella loro crudezza e non vanno strumentalizzati. Se qualcuno lo fa, a lungo termine sarebbe smentito o sconfitto»: così Gaetano Quagliariello (Pdl), ospite dello Speciale Referendum del Tg La 7 condotto dal direttore, Enrico Mentana.

Ore 17,15. Finocchiaro: italiani hanno licenziato il governo Berlusconi
«Al di là di ogni altra possibile considerazione, i referendum ci consegnano un segnale molto chiaro: i cittadini italiani hanno licenziato il governo Berlusconi». Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

Ore 17,10. Di Pietro: non chiedere dimissioni Berlusconi
«L'Idv in tempi non sospetti ha chiesto le dimissioni di Berlusconi. Farlo ora in nome dei risultati referendari è una strumentalizzazione». Così Antonio Di Pietro ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano di commentare una dichiarazione di Pier Luigi Bersani che chiedeva le dimissioni del premier.

Ore 17,06. Servizi pubblici locali: sì al 95,42% (9.574 sezioni su 61.599)
Secondo i primi dati diffusi dal Viminale, sul primo quesito referendario «Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica - Abrogazione» il fronte del "Sì" ha raggiunto il 95,42% contro il 4,58% del "No". I dati si riferiscono solo all'Italia per 9.574 sezioni su 61.599.

Ore 17,05. Tariffa acqua: sì al 95,9% (6.103 sezioni su 61.599)
Secondo i primi dati diffusi dal Viminale, sul secondo quesito referendario "Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito Abrogazione parziale di norma" il fronte del "Sì" ha raggiunto il 95,90% contro il 4,10% del "No". I dati si riferiscono solo all'Italia per 6.103 sezioni su 61.599.

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