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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2012 alle ore 09:33.
Marco Doria, il candidato del centrosinistra a sindaco di Genova, manca per pochi voti la vittoria al primo turno, attestandosi al 48,4%. Segue Enrico Musso, sorretto dal Terzo polo, che è al 14,9%. Mentre al terzo posto, ma molto vicino a Musso, si attesta Paolo Putti del Movimento 5 Stelle, col 13,8%. Ed è il grillino il vero protagonista di questa tornata elettorale.
Perché relega al quarto posto Pierluigi Vinai, il candidato del Pdl, che riesce a strappare solo il 12,7% delle preferenze. Edoardo Rixi della Lega Nord, altro candidato di uno dei partiti della maggioranza che ha sorretto l'ultimo governo Berlusconi, si attesta invece sul 4,7%. Seguono le altre otto liste civiche presentatesi a Genova, compresi i candidati della Destra, del Partito comunista dei lavoratori e dei Comunisti sinistra popolare, che prendono dall'1,2% in giù.
Le operazioni di voto, in ogni caso, sono state funestate dall'attentato all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ferito alle gambe in mattinata da due individui in moto.
Sarà dunque ballottaggio a Genova, con un esito sorprendente per il Movimento 5 stelle, ancorché ci si aspettasse una buona performance dei grillini. Ha pesato, inoltre, l'astensionismo: ha votato il 55,75% degli aventi diritto contro il precedente 61,75%. Quando i seggi scrutinati erano metà e già si profilava il ballottaggio, Doria, in una conferenza stampa, ha dichiarato che «il ballottaggio era un'ipotesi che avevo considerato. Se così sarà, ci andrò con assoluta serenità».
Ha poi aggiunto: «Il futuro sindaco di Genova avrà comunque una vita difficile. Per tre motivi: viviamo in un momento di crisi e i problemi della città si moltiplicano. Poi esiste una disaffezione diffusa nei confronti della politica, testimoniata dall'astensionismo; quindi la situazione finanziaria degli enti locali e la politica centralistica del Governo, che mette i sindaci in forte difficoltà».
Musso ha invece dichiarato: «Se andrò al ballottaggio chiederò i voti di tutti i genovesi di destra e di sinistra».
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