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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2012 alle ore 11:46.

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L'Italia che non riesce a vincere con la Croazia si fa prendere dalla paura biscotto. Sì, perché con la vittoria della Spagna sull'Irlanda del povero Trap potrebbe non essere sufficiente mettere in cassa 3 punti nell'ultima gara del girone eliminatorio per passare ai quarti di finale dell'Europeo. Vediamo perché.

Se Spagna e Croazia dovessero infatti pareggiare con un risultato pari o superiore al 2 a 2 (3 a 3, 4 a 4, ecc…), gli azzurri sarebbero fuori dal torneo per differenza reti negli scontri diretti. Spagna e Croazia salirebbero a quota 5 punti, come l'Italia se dovesse vincere contro l'Irlanda. Ma poi varrebbe la regola dei gol segnati nelle gare disputate tra le prime classificate del gruppo, e allora bye bye Italia, un po' come accadde nell'Europeo portoghese del 2004.

Per uno strano scherzo del destino, sulla panchina della nazionale di casa nostra sedeva allora Giovanni Trapattoni, oggi ct dell'Irlanda che dovremo battere a tutti i costi per sperare di staccare il tagliando che vale il turno successivo. 0 a 0 con la Danimarca, 1 a 1 con la Svezia e vittoria per 2 a 1 sulla Bulgaria. 5 punti, come Svezia e Danimarca. Ma non bastarono. Perché nell'ultima partita del girone le due squadra decisero più o meno coscientemente di invitare gli azzurri al tè della sera. Servito il biscotto. 2 a 2 e Italia a casa.

Da Euro 2004 a Euro 2012. Italia obbligata a vincere, comunque vada la gara tra Croazia e Spagna, che da ieri sera guidano il girone a 4 punti. Se la Croazia batte la Spagna accede ai quarti come prima in classifica, Italia seconda. Se, al contrario, sarà la Spagna ad avere la meglio sulla Croazia, Furie rosse prime e Italia seconda. Sempre bene. Come se Spagna e Croazia dovessero pareggiare con un risultato inferiore al 2-2. O quasi.
Se fosse 0-0, Italia prima nel girone per differenza reti negli scontri diretti, Spagna seconda.

Se fosse invece 1-1, Italia qualificata se vince segnando almeno 3 gol (3 a 1 o 4 a 2 o superiore), perché gli azzurri arrivano prima della Croazia nel ranking Uefa. Insomma, come tradizione vuole, ci sarà da soffrire fino all'ultimo. Con la consolazione, evidentemente minima e poco utile, che in Polonia si fa generalmente colazione con zuppa di latte e avena. Il biscotto, spiegano le guide, non piace da quelle parti.

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