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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2013 alle ore 21:47.

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Meno spazio a Mario Monti a vantaggio di Pdl e Pd. È il dato più rilevante che emerge dalla seconda settimana di rilevazioni della Geca per conto dell'Autorità per le comunicazioni che deve controllare l'attuazione della par condicio da parte delle televisioni nazionali.

Il Consiglio dell'Agcom si riunisce mercoledì 16 ed esaminerà i dati delle prime due settimane di rilevazioni (ma la par condicio è partita il 24 dicembre) per decidere se e come intervenire ulteriormente dopo il richiamo a Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e Sky della scorsa settimana.

Per quanto riguarda Mediaset, in particolare, i dati della seconda settimana mostrano un'evidente differenza tra i dati relativi a tutte le edizioni e quelli relativi alle edizioni principali di Tg4 e Studio Aperto. Queste ultime hanno ascolti molto maggiori e più capacità di raggiungere l'elettorato e la pubblica opinione.

In tutte le edizioni, ad esempio, il Tg4 dà il 42% del tempo di parola in prima persona al Pd e il 38,5% al Pdl e solo il 2,7% a Mario Monti come soggetto politico (i dati Agcom non permettono di distinguere il tempo dato ai soggetti politici, cioè a Bersani e Berlusconi). Se, però, si analizzano solo i dati relativi alle edizioni che "contano" il dato è ben diverso: il Pdl ha il 69,9% del tempo parola, il Pd solo il 9,77%, Monti ha il 4,8% meno di Movimento Cinque Stelle con il 5,2%. Lo stesso vale per Studio Aperto: in tutte le edizioni 43,7% al Pdl e 39% al Pd ma in quelle principali, il Pdl sale al 75,4% e il Pd crolla al 9,1% con Monti al 3,7%.
Il Tg5 mantiene più equilibrio, sempre a vantaggio del Pdl: in tutte le edizioni 29% al partito di Silvio Berlusconi, e 21,7% al Pd con Monti al 6,2%. In quelle principali il Pdl ha il 26% contro il 22% del Pd e il 6,6% di Monti.

Pdl che è il primo partito anche in tutte e tre i Tg della Rai, anche perchè il Tg3 si è uniformato al richiamo subito dall'Agcom per aver dato troppo spazio al Partito democratico rispetto al Polo delle libertà nella prima settimana di rilevazioni. Così come Mediaset, in ogni caso, anche nei Tg della Rai Mario Monti vede "ristretto" il proprio tempo di parola tra il 5 e il 7% di quello totale.

Monti mantiene percentuali simili a Pd e Pdl solo nel Tg de La 7 diretto da Enrico Mentana: il suo tempo di parola nelle edizioni principali è del 15,6% rispetto al 18,2% del Pdl e al 14,1% del Pd con la Lega Nord al 13,8%, un discreto 12,7% al Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo e il 4,27% a Rivoluzione civile, che è a quota zero al Tg4 e a Studio Aperto (sempre nelle edizioni principali). Italia dei Valori, Futuro e Libertà e Radicali, tra gli altri, non hanno avuto un solo secondo di parola dal TgLa7 nella seconda settimana di par condicio "rilevata". Su SkyTg4 vi è un riequilibrio sulla settimana precedente: il Pd, ch era vistosamente penalizzato rispetto a Pdl e Monti, dopo l'intervista a Bersani ha il 24,65% contro il 15,6% del Pdl e il 3,9% di Mario Monti.

Su RaiNews vi è una curiosa classifica. In tutte le edizioni (un canale all news non ha quella principale): il Pdl è quello che ha più tempo di notizia (22,3% contro il 14% del Pd) ma come tempo di parola Sel, con il 17,7% precede lo stesso Pdl e la Lega Nord, 15,9% e 14% rispettivamente, con Monti e Pd, nell'ordine, piuttosto staccati con il 9,1% e l'8 per cento.

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