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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 08:39.

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La Rai ha trasmesso informazione e comunicazione politica, in campagne elettorale, in media, per circa cinque ore al giorno, più di un'ora e mezza al giorno per rete. All'interno di questo tempo totale dedicato alla politica, i soggetti in campo hanno parlato in prima persona per più di tre ore al giorno, più di un'ora per ciascuna delle tre reti generaliste del servizio pubblico, mai di notte e spesso in prima serata. E' quanto si ric ava dall'analisi dell'offerta di comunicazione politica e sul pluralismo delle reti Rai effettuata dall'Osservatorio di Pavia nel periodo che va dal 21 gennaio, cioè alla presentazione delle lsite, sino al 22 febbraio, ultimo giorno di campagne elettorale.

Per i pochi amanti delle regole e delle norme, la par condicio è scattata il 24 dicembre 2012 ma il primo periodo è rimasto avvolto nel mistero, anche perchè l'Agcom pubblica solo rilevazioni mensili, mai nè disaggregate per settimane o aggregate per l'intera durata della par condicio (che prevede due regimi differenti prima o dopo la presentazione delle liste: da qui le rilevazioni che si sceglie di far partire dal 21 gennaio.

Ai talk show il 41% dei programmi elettorali della Rai
Il tempo totale, pari a 9.978 minuti nel periodo rilevato, si articola nei generi determinati dal regolamento approvato dalla Commissione di vigilanza: comunicazione elettorale e programmi istituzionali Rai Parlamento, telegiornali e rubriche di testate e gli approfondimenti di rete, anch'essi ricondotti, sotto elezioni, alla responsabilità di una testata. Questi ultimi valgono il 41,7% del tempo totale dedicato dalla Rai alla campagne elettorale e costituiscono, non da oggi, il fattore cruciale per cercare di far breccia nel proprio elettorato con il mezzo televisivo. I Telegiornali valgono il 26,2% del tempo, la comunicazione politica il 21,7%.

A Grillo solo il 2,4% del tempo Rai totale.
Nell'intera programmazione della Rai si registra un vantaggio per la coalizione guidata da Silvio Berlusconi nella media delle tre reti generaliste: 33% del tempo gestito direttamente contro il 25% di quella guidata da Pierluigi Bersani e il 19,7% della coalizione Monti. Il Movimento 5Stelle di Beppe Grillo ha avuto dalla Rai "tutta" solo il 2,4% dl tempo di parola complessivo, meno del 4,6% di Antonio Ingroia e del 2,6% di Oscar Giannino. Lo Tsunami tour nelle piazze e il Web hanno però reso marginale, se non ininfluente, tale evidente discriminazione frutto anche, va detto, del divieto imposto da Grillo di partecipare alle trasmissioni televisive.

Nei programmi di Rai2 il centro-destra al 35%.
Lo squilibrio è particolarmente evidente a Rai2: Silvio Berlusconi ha avuto il 35,3% del tempo presenza (in prima persona) contro il 19,2% di quella guidata da Pierluigi Bersani e il 16,2,% per la coalizione Monti. Grillo ha avuto l'1,2% dalla seconda rete Rai, mai sanzionata dall'Agcom, peraltro. Più equilibrata Rai1, con il 29,5% a Berlusconi e il 28,5% a Bersani (sono dati sempre relativi alle coalizioni) con Monti al 18,6% e Grillo al 5,3%, un po' meglio rispetto a Rai2.

Tg: Berlusconi sempre primo, ma non troppo.
Fin qui le reti nel loro complesso. L'analisi dei Telegiornali effettuata dall'Osservatorio di Pavia mostra, sempre, un vantaggio di Berlusconi su Bersani (sempre in quanto capi delle coalizioni) ma abbastanza contenuto: il 27% contro il 24,5% al Tg1, il 29,5% contro il 25% al Tg2, il 31,4% contro il 27,4% al Tg3.

Lo squilibrio nei talk show di Rai2.
E' nei programmi d'informazione di Rai2 che la forbice tra Pdl e Pd si allarga: il 42,1% del tempo gestito direttamente va alla coalizione Berlusconi contro il 28,2% a Bersani e il 13,2% a Monti, con Grillo al 4,1%, Ingroia al 3,4%. Giannino al 2,9%. Per capire se, come e quanto la televisione abbia contribuito a condizionare le scelte dell'elettorato bisognerebbe aggiungere i dati delle reti Mediaset, de La 7 e di Sky, ma con una ponderazione con gli ascolti di ciascun programma o tg.

Leader: Bersani in testa nei Tg.
Per quanto riguarda i singoli leader, e non le coalizioni, invece, Bersani ha avuto, nei Telegiornali Rai, 91 minuti contro gli 87 di Monti, gli 84 di Berlusconi., i 55 di Napolitano, i 33 di Casini, i 29 di Alfano, i 28 di Grillo e Vendola, i 26 di Maroni e i 19 minuti di Ingroia.

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