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La scuola rinasce dal basso

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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2011 alle ore 16:53.

Formazione di classe. La scuola italiana sperimenta nuove forme di didattica. Lo fa soprattutto dal basso, grazie a insegnanti, dirigenti, genitori e alunni che si mettono in rete. Come sta succedendo, per esempio, alle scuole che hanno aderito al Piano nazionale «Logos - Didattica della comunicazione didattica», che ha visto l'adesione di più di mille istituti, articolati in un network regionale che, a sua volta, si articola in 107 reti provinciali. Attraverso le loro esperienze, in queste pagine raccontiamo le storie di chi prova a rigenerare la scuola ogni giorno. I risultati sono incoraggianti. E invitano a pensare a un disegno più ampio, capace di coinvolgere l'intero sistema scolastico.

Autoproduzione
BRINDISI / I testi scolastici si scrivono in aula

Compresenza
VERONA / Due insegnanti per una cattedra

Web
UDINE / L'inglese è un amico su Facebook

Rete
SALERNO / Gli alunni insegnano ai nuovi arrivati

Corpo
ANCONA / Recitando si impara il greco (e non solo)

Interattività
MODENA / Qui la lavagna non ha più confini

Multimedialità
TORINO / La televisione è un libro animato

Scritture
OLBIA / Il cinema di classe cambia la dialettica

I testi scolastici si scrivono in aula (©Stefano Tartarotti)

I testi scolastici si scrivono in aula

A Brindisi c'è un attivo maestro. Si chiama Salvatore Giuliano, il bandito per gli amici, ed è

Due insegnanti per una cattedra (©Stefano Tartarotti)

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«La compresenza, cioè la presenza contemporanea in aula di due o più docenti di materie diverse,

L'inglese è un amico su Facebook (©Stefano Tartarotti)

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Lezioni di scienze, rigorosamente in inglese, condotte attraverso strumenti multimediali, che

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