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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2011 alle ore 17:35.

La rivoluzione del solare di II generazione parte da Osaka e passa per la Sicilia. La prima produzione di massa di pannelli a film sottile è iniziata in aprile nel nuovo stabilimento Sharp di Sakai, ai bordi della capitale commerciale del Giappone. L'impianto, che ha una capacità iniziale di 160 megawatt/anno ma salirà fino a 1.000 megawatt, è identico a quello che verrà inaugurato venerdì prossimo a Catania, grazie a una joint venture chiamata 3Sun fra Sharp, che mette la tecnologia, Enel, che mette il mercato, e StMicroelectronics, che mette la fabbrica.
La tecnologia a film sottile multi-giunzione consiste in sottilissime pellicole di silicio disposte a strati su una base di vetro. Così si riduce del 99% la quantità di silicio usata rispetto ai pannelli a moduli cristallini, abbassando i costi e semplificando la fabbricazione. Ma i vantaggi derivano anche dalle proprietà fisiche: cattura meglio la luce diffusa, rende meglio ad alte temperature e la performance dura di più. Ma la rivoluzione non si ferma qui. «Siamo alla ricerca anche di nuove modalità di utilizzo, attraverso materiali più versatili», spiega Matthias Kauer di Sharp Laboratories of Europe, il centro di ricerca di Oxford del colosso giapponese. La sfida è superare lo standard dei pannelli solari sul tetto, allargando le applicazioni alle vetrate verticali, alle superfici calpestabili, alle stazioni di ricarica delle auto elettriche, alle barriere d'insonorizzazione delle autostrade, a tutte quelle aree inutilizzate che potremmo trasformare facilmente in centrali solari, con materiali leggeri, robusti e stabili per l'esposizione a condizioni meteorologiche estreme.
«Un prodotto come il thin-film rappresenta un'ottima soluzione per le utenze industriali, che generalmente dispongono di ampie superfici per impianti fotovoltaici, come i tetti degli stabilimenti o le aree dei parcheggi – precisa Ingmar Wilhelm, presidente di Epia, l'associazione europea di settore, e responsabile business development di Enel Green Power –. Il thin-film è meno efficiente del silicio cristallino, per cui non è adatto per chi ha uno spazio limitato, come il tetto di una casa. Ma ha una producibilità maggiore: produce più kilowattora da un kilowatt di potenza installata».
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