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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2011 alle ore 15:36.

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Crescono in numero e qualità i servizi internet che consentono a piccole e medie aziende di fare affari online in modo facile, veloce e, con certi limiti, persino gratis. È il caso di Freshcreator (della startup bolognese Gh Fresh, si veda Nòva del 7 aprile scorso), che ha portato online 7.100 hotel a otto mesi dal lancio.

O di Blomming, che in sei mesi ha ospitato sulla propria piattaforma 1.200 siti-negozi. Entrambi guidano passo passo a creare il proprio sito. Bastano pochi minuti per averne uno basic. Blomming al momento offre gratis tutto, ma in una prossima fase «le aziende potranno scegliere di pagarci un canone o una percentuale sui ricavi», dice Alberto d'Ottavi, cofondatore di Blomming. Freshcreator fa pagare alcune funzioni avanzate, come la prenotazione online delle camere. Ci sono vari servizi che permettono di creare un negozio online: tra i più noti, il canadese Shopify. «Noi siamo i soli però a fare e-commerce pervasivo ‐ aggiunge d'Ottavi ‐: il negozio esiste sul nostro sito ma l'utente può metterlo anche su Facebook e su un qualsiasi sito personale». Anche queste operazioni di duplicazione sono guidate. L'apertura ai social network serve a sposare l'e-commerce con le tendenze forti del web 2.0.

«Il potenziale in Italia è enorme. Vende online solo l'1-3% delle aziende che potrebbero farlo», spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm, (il consorzio del commercio elettronico italiano). Una ricerca di Freshcreator ha rilevato che il 30% degli hotel non ha ancora una presenza online. Secondo Eurisko, ha un sito web solo il 25% delle aziende (dati 2010). Stanno nascendo quindi iniziative che a vario titolo mirano ad aumentare la visibilità online delle Pmi italiane. Come Google Engage, programma di formazione lanciato questa settimana. E da maggio lamiaimpresaonline.it (Poste Italiane, Google, Seat Pagine Gialle, Register.it) dà gli strumenti di base per sbarcare online e vendere. Secondo Eurisko le aziende online hanno aumentato i ricavi dell'1,2% nel 2010, contro il -4,5% per quelle non in rete. E i siti ottengono presto i primi riscontri. Un agriturismo di Firenze ha ricevuto 27 acquisti in circa un mese dallo sbarco online. Un'azienda di Recanati ha cominciato a vendere su internet costose lampade artigianali al led grazie a Blomming. Prima aveva solo un sito-vetrina.

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