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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2012 alle ore 16:18.

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Il network a tutto videoIl network a tutto video

Quando Shaquille O'Neal ha deciso di abbandonare il basket voleva che il suo annuncio fosse originale. Era un saluto per i fan che leggono i suoi messaggi su twitter. Ma le parole scritte non erano sufficienti. Invia un breve video: seduto accanto a una scrivania, dice che sta per lasciare il campo da gioco e rassicura: «Ci vedremo presto». In poco tempo le immagini del campione di basket si diffondono su internet.

«Shaq», come lo chiamano gli appassionati di basket, aveva pubblicato il suo addio con Tout, uno spazio per condividere filmati non più lunghi di 15 secondi. Scommette sulla brevità, come twitter con il limite di 140 lettere. E facilita la condivisione nelle reti sociali, anche a partire dai cellulari. Ha conquistato nicchie di sostenitori interessati alle sperimentazioni. La webtv dell'agenzia di stampa Bloomberg, ad esempio, ha una sua pagina su Tout. Non è l'unica: ad affiancarla sono 80 videoemittenti. «Inviano aggiornamenti istantanei e coinvolgono il pubblico nelle discussioni in diretta», osserva Scott Epstein, chief marketing officer di Tout. I filmati mostrano i giornalisti che raccontano un retroscena oppure segnalano un avvenimento quasi in tempo reale. Lanciato lo scorso aprile, ha allargato i suoi confini verso sport, spettacolo e altri mezzi d'informazione. Alle parole scritte sostituisce le immagini per commenti, risposte visive, opinioni. Riduce i tre minuti della durata media di un video su YouTube a 15 secondi: richiede essenzialità nella comunicazione. Dichiara di aver raggiunto tre milioni di visitatori unici mensili e di aumentare i suoi utenti al ritmo del 25% ogni 30 giorni.

Fa parte di una filiera: è un primo passo per semplificare la pubblicazione di video nei social network come Facebook e twitter, uniti a un messaggio per descriverli e un'indicazione dell'argomento (hashtag). Ha una porta di accesso immediata nei cellulari: la sua applicazione software consente di iniziare subito la registrazione, dopo aver inserito email e una password. Utilizza la videocamera rivolta verso chi parla, oppure con un solo tocco del display acquisisce le immagini dall'obiettivo puntato verso l'esterno. Abilita, ad esempio, i cittadini a inviare testimonianze dalla strada. Ha in cantiere il varo delle Api (interfacce per la programmazione delle applicazioni),uno strumento per ampliare la diffusione su internet, già adoperato dai social network per l'integrazione con siti web. «Saranno disponibili nelle prossime settimane: diventerà più facile inviare recensioni e commenti», dice Epstein. Inoltre ha un'integrazione con YouTube: abilita il caricamento di filmati dai suoi archivi, ma soltanto per sequenze di 15 secondi.

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