Che ci fa un matematico, assunto a tempo pieno, in un'azienda che produce attrezzature per autofficine? Alla Corghi di Correggio, media impresa con 800 dipendenti, lo sanno benissimo. Gli algoritmi di visione artificiale, sviluppati dai suoi programmatori e dal matematico, sono oggi il cuore del salto innovativo intrapreso poche settimane fa (ma dopo 8 anni di ricerca e sviluppo) dall'azienda emiliana.

La sfida, anche ai più avanzati concorrenti Usa, si chiama Remo. Un sistema per la misura della convergenza delle ruote basato su due piccoli robot dotati di laser e telecamere che scorrono in parallelo all'auto, acquisiscono immagini e coordinate e in meno di due minuti elaborano angoli e coordinate spaziali delle ruote con tolleranze di centesimi di millimetro. «Nel nostro campo è un passo avanti radicale - spiega Giulio Corghi, presidente dell'azienda - oggi, per misurare la convergenza, bisogna applicare ad ogni cerchione un "bersaglio" con sensori passivi per gli strumenti di misura. Un'operazione lunga e spesso invasiva. Il nostro sistema invece è veloce e non richiede alcun intervento manuale».

Ottica, optoelettronica, visione artificiale, steroscopia, robotica. «Siamo partiti otto anni fa con un gruppo di ricerca di 13 persone e abbiamo investito sul progetto ben 55mila ore, con collaborazioni con varie università. Il maggiore investimento in tecnologia nella storia dell'azienda. Ma ora - rileva Corghi - siamo più avanti anche dei più raffinati concorrenti americani. Il nostro unico problema è proteggere efficacemente tutta la proprietà intellettuale che abbiamo messo dentro Remo».

I piccoli robot a laser e telecamere, presentati poche settimane fa, hanno già affascinato numerosi clienti. «Vogliamo risvegliare, con un'innovazione radicale, un mercato europeo oggi piuttosto fermo. E sfidare i concorrenti Usa sul loro terreno. Ma non solo – aggiunge Corghi – attaccare anche l'area dei grandi costruttori automobilistici. Che a fine linea di produzione devono regolare a mano la convergenza delle auto. E qui Remo, completamente automatizzato e veloce, sembra davvero fatto apposta».

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