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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 15:11.

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Magazzini automatici a robot distribuitiMagazzini automatici a robot distribuiti

Sembra di entrare in un misto tra una cattedrale e un alveare silenzioso. Un grande magazzino automatico, con le sue altissime incastellature di bancali e gli ascensori automatici che depongono o scaricano senza sosta nelle grandi celle i pallets. Un grande robot unico e centralizzato, in realtà. Ormai da decenni ritenuta la soluzione più produttiva per gestire scorte, prodotti finiti. E persino conservare documenti.

Non più. Dal 2009 la Smoov-Asrv (nata da un costola dell'Icam di Bari, uno dei leader italiani nella logistica) propone una rivoluzione, non distante a quella che nell'informatica vide, negli anni 80, il personal computer soppiantare progressivamente i grandi elaboratori centralizzati. «L'idea, otto anni fa, sembrava semplice. Invece di un magazzino automatico a logica centralizzata, rigido e da comprare in blocco non sarebbe meglio uno basato su robot "magazzinieri" relativamente autonomi, capace di cooperare tra loro e controllati via radio al sistema di controllo? – ricorda Roberto Bianco, amministratore delegato della Smoov-asrv – allora pensavamo che sarebbero bastati due o tre anni per sviluppare l'innovazione. Invece ce ne abbiamo messi otto, con dieci milioni investiti. Ma alla fine ce l'abbimo fatta. E siamo i soli al mondo a offrire il magazzino automatico a robot distribuiti».

Veicoli azzurri che si spostano su rotaie, in orizzontale, e portano a spasso pallets, agganciati sotto, da centinaia di chili. «Se se ne rompe uno, è facile sostituirlo. Sono plug and play. Se il magazzino ha bisogno di aumentare il ritmo di lavoro, basta aggiungere nuovi robot. E se si vuole estendere il magazzino non si deve rifare tutto ma solo aggiungere moduli».
Arsv sta per automated retriva and storage vehicles. «La Smoov è nata come spinoff dell'Icam che gestisco io assieme ai miei quattro fratelli - dice Bianco - ma ha una missione sua. Oggi la diffusione di questi robot a chi fa magazzini su misura. E domani nuovi veicoli automatici, altamente innovativi». Come "magazzinieri" capaci di muoversi anche fuori dalla rotaie. O persino automazioni sul territorio.
«Per ora, a un anno e mezzo, abbiamo già cinque impianti in corso d'opera, e diverse trattative in corso. Un risultato straordinario, dati i tempi».

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