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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 15:40.
Il progetto è ambizioso: migliorare l'accesso e la qualità delle cure sanitarie per influire positivamente sulla vita di dieci milioni di pazienti nel mondo entro il 2020. Come? Attraverso tecnologie innovative e un modello di open innovation, "innovazione aperta", che vede la collaborazione di aziende, privati, istituzioni pubbliche e ricercatori per sviluppare soluzioni più veloci e accurate, ampliare l'accesso alle tecnologie e incentivare la condivisione delle informazioni. Già, ma a che prezzo? Un miliardo di dollari nei prossimi cinque anni.
In sintesi, è questo l'impegno che la multinazionale General Electric dedica al progetto Healthymagination, fratello piccolo di Ecomagination, l'idea di business green nata una decina di anni fa al fine di sviluppare prodotti eco-sostenibili (elettrodomestici intelligenti, batterie tecnologiche, turbine eoliche, pannelli solari, motori a basso consumo per l'aviazione e sviluppo di reti elettriche intelligenti) e che la società americana sostiene con un investimento pari a 10 miliardi di dollari per il periodo 2010-2015.
Tema sostenibilità e salute, dunque, ma senza internet... «Il web è diventato uno strumento straordinario che ha eliminato le frontiere e ci ha portato una conoscenza in tempo reale che solo fino a pochi anni fa non avremmo mai scoperto – ci conferma Sandro De Poli, presidente e Ceo di Ge Italia –. Senza la rete i tempi sarebbero enormemente più lunghi e non si sarebbe mai arrivati alle dimensioni di scala attuali. E noi stiamo cercando attraverso queste iniziative di aprire le porte alle menti brillanti che hanno l'occasione di portate sul nostro tavolo, in tempi brevi e con una procedura abbastanza snella le idee per una valutazione industriale immediata».
E infatti, nell'account twitter, che conta più di 45.000 followers, e nella pagina di Facebook Ecomagination si definisce come una sorta di braccio bionico di General Electric, con l'obiettivo di immaginare e costruire soluzioni innovative alle sfide ambientali che ci troviamo davanti.
«Healthymagination è nato 5-6 anni fa a livello mondiale, con la stessa connotazione di Ecomagination, ma una valenza un po' diversa – continua De Poli –. Mentre quest'ultimo si concentra sulle tecnologie verdi, Healtymagination va verso una democratizzazione dell'accesso alla salute, attraverso tecnologie a costi più bassi, con sufficienti livelli di sofisticazione e affidabilità. In questo caso, il target principale sono i paesi meno sviluppati, come India, Cina e Africa, dove alcune tecnologie non sono disponibili per problemi di costo. L'orizzonte non è puramente tecnologico, ma concettuale, ovvero pensare di creare un nuovo segmento hi-tech in cui gli strumenti diagnostici siano più accessibili».
«Ma il progetto Healthmagination – continua – mira anche a mettere le ultime tecnologie per la cura del cancro al seno a disposizione di un maggior numero di donne in tutto il mondo, attraverso lo sviluppo di prodotti più piccoli, meno costosi e portatili». Servendosi della mammografia portatile, GE collaborerà infatti con un numero di organizzazioni locali per aumentare l'accesso alle cure delle donne in Cina, in Congo e in Arabia Saudita».
Come per Ecomagination Challenge, il concorso internazionale realizzato per progetti e idee nel campo dell'energia pulita, GE premia con 100mila dollari ciascuno i migliori progetti di ricerca nel campo della diagnosi e della cura del cancro al seno. All'Healthymagination challenge, così si chiama la sfida globale lanciata nel settembre del 2011 dal presidente e ceo di General Electric Jeff Immelt, hanno risposto ricercatori oncologici e specialisti provenienti da 40 Stati. I circa 500 progetti, di cui venti italiani, focalizzati su un tipo particolare di cancro, detto "triplo negativo", che risponde meno ai trattamenti standard ed è generalmente più aggressivo, sono stati valutati da un comitato di rappresentanti di Ge e di venture capital di aziende partner e diversi luminari del settore oncologico, fra cui Andrew Von Eschenbach, ex commissario della Fda statunitense e direttore del National Cancer Institute.
«Stiamo investendo anche nello sviluppo di un "super database" che raccoglierà in un unico luogo le informazioni cliniche, patologiche e terapeutiche con l'obiettivo di migliorare le cure oncologiche per 10 milioni di malati di cancro in tutto il mondo entro il 2020» conclude De Poli.
L'esperimento "magination" mostra come open innovation non è semplicemente uno scambio tra due realtà imprenditoriali, al contrario può portare alla creazione di nuove comunità di esperti, compresi utenti e cittadini, che trovano nell'innovazione uno spazio comune d'interesse.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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