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Questo articolo è stato pubblicato il 21 aprile 2013 alle ore 14:04.

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Danny Kitchen è l'incubo di tutti i genitori (con bambini piccoli). Cinque anni, inglese di Bristol, in meno dieci minuti iPad alla mano è riuscito a spendere 1.700 sterline (circa 2mila euro) in app e contenuti aggiuntivi. Tutta colpa del papà che per sfinimento ha incautamente concesso al piccino la password fidandosi della sua reiterata richiesta di voler scaricare una singola app «gratuitamente». La marachella alla fine non è costata nulla all'incauto papà perché Apple ha generosamente deciso di risarcirlo. Papà ingenui come il signor Kitchen sono una rarità.

Tuttavia, la galassia della app per kid sta vivendo una età dell'oro sia sotto il profilo finanziario che della creatività. Secondo la survey iLearn II, l'80% della app nella categoria educational (Istruzione) sono giochi per bimbi. Tre famiglie americane su dieci con figli in età prescolare hanno un iPad, di queste quasi la metà usa con i propri figli applicazioni dell'area educational. Le ultime ricerche insomma segnalano che mettere nelle mani dei bambini tablet e smarphone è considerato un buon diversivo per distrarli e tenerli occupati. Tanto che le guide per scegliere l'app giusta per i propri pargoli sono tra le richieste più gettonate nei motori di ricerca.

Limitandoci a seguire il denaro, su iTunes nella categoria istruzione balza all'occhio che nelle prime dieci app più acquistate due sono di una software house svedese Toca Boca Ab. All'attivo hanno una ventina di applicazioni. Tutte di una semplicità e genialità disarmante. Come nel caso di Toca Air Salon e Toca Air Salon 2 (entrambe a 1,79 euro) che ripropongono l'amatissimo mestiere della parrucchiera. Con un dito si fa tutto: trucco e parrucco e pure una foto per mamma e papà. Geniale è anche la cucina dei mostri (Toca Kitchen Monster). Si imboccano pelose creature fameliche che amano i bistecconi e odiano i broccoli. Sono giochi, non hanno ambizioni educative alla Walt Disney. Intrattengono e fanno sorridere. Per accorgersene basta lasciarlo in mano a una bimba. In fondo, basta fidarsi.

luca.tremolada@ilsole24ore.com

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