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A scuola di cucina zen nei monasteri

A scuola di cucina zen nei monasteri

Monaci tibetani cucinano a domicilio

Meditativa, salutista e antistress, la cucina dei templi può essere replicata anche in casa: i monaci buddisti Lama Janchup e Lama Tenzin, del monastero nepalese Pelgyeling, la propongono a domicilio in tutta in Italia (http://www.cenatibetana.com/menu.html): ravioli cotti al vapore con ripieno di verdure e formaggio (Tsel Momo), fagottini schiacciati con patate e spezie dolci (Alu Bhagleb), vermicelli di soia saltati con salsa di verdure (Ping Tse), stufato di lenticchie con patate e verdure verdi (Dhal). Una selezione di pietanze della tradizione tibetana e monastica che meglio si accordano al gusto occidentale. Fuori menù alcuni piatti speciali come la zuppa invernale (Thukpa) o il riso dolce (Dre Tsi), proposto insieme a un assaggio di tè. I monaci nepalesi chiudono la performance gastronomica con la composizione di un mandala, un dipinto sacro realizzato con sabbie colorate su una base di legno. Segue subito la sua dispersione, uno dei più potenti rituali della tradizione mistica tibetana: a significare che tutto si trasforma, nulla dura per sempre.

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