Quotazioni Artisti

    Ex Pastificio Cerere, un sodalizio che non diventò mai un gruppo

    Roma, fine anni '70, primi anni '80. Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli, sei artisti molto diversi tra di loro, tutti nati negli anni '50, lasciano il centro di Roma e stabiliscono i loro studi nell'ex-pastificio La Cerere nel quartiere

    – di Maria Adelaide Marchesoni

    Segnali di rivalutazione in galleria per il gruppo di San Lorenzo

    Nelle schede qui accanto sono analizzate le opere degli artisti che nei primi anni '80 si sono insediati nell'ex-pastificio Cerere, uno spazio industriale abbandonato situato nel quartiere San Lorenzo formando un gruppo eterogeneo poi noto come Nuova ...

    – di Maria Adelaide Marchesoni

    Il valore della pratica artistica come attivismo politico

    Nelle schede qui accanto sono analizzate le opere di alcuni artisti internazionali che attraverso la loro arte trattano tematiche legate alla politica e alla società. La loro pratica artistica diventa una forma di attivismo politico e il loro messaggio si fa sociale oltre che estetico e formale. Il

    – di Silvia Anna Barrilà

    «La forma della disuguaglianza»

    L'arte politica è al centro del programma del gallerista Miguel Àngel Sánchez, fondatore nel 2003 della ADN Galeria di Barcellona e, dieci anni dopo, della ADN Platform, uno spazio fuori città per mostre curate e residenze.

    – di Silvia Anna Barrilà

    Elezioni, l'arte si chiama dentro

    Lo scollamento tra società e politica, la mancanza di fiducia nel futuro e il frequente rifugio dei giovani nello spazio di riverbero di comunità virtuali hanno spinto artisti e curatori a scendere in campo per difendere diritti universali come libertà di espressione e uguaglianza. Ne è un esempio

    – di Sara Dolfi Agostini

    L'arte emergente nei Padiglioni esordienti sulla scena contemporanea

    Nelle schede qui accanto sono analizzate le opere di alcuni artisti selezionati dai rispettivi paesi di provenienza per rappresentare la nazione con una mostra personale all'interno dei padiglioni della 57ª Biennale di Venezia (13 maggio-26 ...

    – di Silvia Anna Barrilà

    Trentenni e internazionali: chi sono i talenti scelti da Macel

    Sarà una Biennale senza temi e senza griglie, per restituire all'arte lo spazio d'inventare il mondo con «Viva Arte Viva», al di fuori di logiche produttive o di stampo capitalistico. Così ha sancito la direttrice Christine Macel, lanciando un ...

    – di Sara Dolfi Agostini

    Gli artisti italiani della 57ª Esposizione

    Gli italiani nella mostra «Viva Arte Viva» di Christine Macel sono sei su 120 artisti selezionati, tra rivalutazioni come Maria Lai (1919-2013) e Irma Blank (1934), artisti già storicizzati come Giorgio Griffa (1936) e Riccardo Guarneri (1933) e i ...

    – di Marilena Pirrelli

    Venezia, la forza dei Padiglioni

    Per un artista rappresentare il proprio paese alla Biennale di Venezia (13 maggio-26 novembre) in un solo show è un grande riconoscimento che si riflette sulla carriera e sul mercato. Da anni si discute se il modello dei padiglioni nazionali sia ancora attuale o non sia un concetto di derivazione

    – di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni

    Arte On Demand: creatività da attivare

    Arte "On Demand", cioè su richiesta come i film in tv. In un mercato in continuo mutamento, che deve attrarre l'attenzione di un pubblico sempre più ampio, Miart propone questa nuova sezione dall'inconsueta formula commerciale. Una sezione "trasversale", senza uno spazio per sé, ma distribuita

    – di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni

    Il riuso dei materiali avvicina generazioni lontane

    "Generations", la sezione di Miart 2017 che raggruppa otto coppie di artisti, riprende il percorso iniziato da ThenNOW e mette a confronto due artisti di diverse generazioni. La sezione si differenzia dalla precedente per via dei cambiamenti radicali ...

    – di Maria Adelaide Marchesoni

    A Miart il Novecento è in dialogo

    Se Artissima è il luogo di ricerca del contemporaneo e Artefiera la destinazione per il moderno, Miart - a Milano dal 31 marzo al 2 aprile - vuole coprire tutto il Novecento e sottolineare la continuità tra le due anime con sezioni curate che fanno da ponte. E' il caso di "Generations", decisa dal

    – di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni

    L'Avanguardia russa nelle sale cinematografiche il 14-15 marzo

    Esce nelle sale italiane in due uniche date, il 14-15 marzo, "Revolution. La nuova arte per un mondo nuovo", un film documentario prodotto da A Foxtrot Films e distribuito in Italia da Nexo Digital che, nell'anno del centenario della Rivoluzione russa, celebra l'arte dell'epoca, l'Avanguardia

    – di Silvia Anna Barrilà

    La provenienza fa la differenza, parola di Sarah Mansfield di Christie's

    Sarah Mansfield, international director Old Master ed esperta di arte russa da Christie's ci spiega quali sono gli accorgimenti e le precauzioni per non incorrere nel mercato dei falsi delle opere dell'Avanguardia russa.Quale è la situazione attuale dei falsi degli autori dell'Avanguardia

    – di Maria Adelaide Marchesoni

    L'arte che voleva servire il popolo

    L'otto marzo 1917, San Pietroburgo, allora ancora Pietrogrado. Cento anni fa in questo giorno iniziavano le agitazioni che portarono all'abdicazione dello zar Nicola II e da lì a pochi mesi alla presa del potere da parte dei Bolscevichi. La Rivoluzione russa sconvolse le sorti politiche del paese

    – di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni

    I discepoli del movimento non ancora sotto i riflettori delle aste

    Nelle schede qui accanto sono analizzate le opere di alcuni rappresentanti dell'Avanguardia russa i cui nomi sono meno noti rispetto ai più conosciuti come Malevich e Rodchenko, le cui opere arrivano a record milionari. Sebbene anche le opere degli ...

    – di Silvia Anna Barrilà

    L'arte che doveva servire il popolo

    Otto marzo 1917. Cento anni fa iniziavano le agitazioni che portarono alla fine dello zarismo e alla presa del potere da parte dei Bolscevichi. Una rivoluzione che si riflette in modo ancora più radicale e duraturo nell'arte dell'epoca, l'Avanguardia russa, che già nei primi del Novecento troncò

    – di Silvia Anna Barrilà e Maria Adelaide Marchesoni

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