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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2011 alle ore 08:13.
Napoli milionaria! ci offre la consapevolezza storica del napoletano e la sua renitenza alla storia: Eduardo capiva i suoi concittadini fino in fondo, con una cattiveria resa più tagliente dalle staffilate di pietà, così come capiva i suoi connazionali: Napoli è un occhio e una voce di cui l'Italia dispone per raccontarsi - fingendo, se così le fa comodo, che quel racconto riguardi appena una porzione di lei.
Dopo quell'unica recita napoletana del marzo 1945, anche il pubblico del marzo 2011 ha il compito di accogliere il racconto di Gennaro Jovine: l'intensità della sua vicenda e la freschezza del suo sguardo contano fra le non moltissime prove che questo paese è capace di farsi adulto.
Cronologia
8 dicembre 1816
Il Regno delle Due Sicilie
Nasce dalla fusione dei regni di Napoli e Sicilia e la città di Napoli (foto in basso) viene designata come capitale del nuovo regno. Il re, che fino ad allora si chiamava Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia, assume il nome di Ferdinando I delle Due Sicilie.
20 marzo 1861
Il passaggio ai Savoia
Il Regno delle Due Sicilie cessa di esistere il giorno della resa ai piemontesi della Fortezza di Civitella del Trontoborbone, ultima roccaforte borbonica. Giuseppe Garibaldi e i suoi «mille» avevano già conquistato gran parte del territorio, nonostante l'enorme disparità delle forze in campo.
9 maggio 1940
La Mostra d'Oltremare
Frutto del periodo fascista, viene ideata nel 1937 parallelamente all'Eur di Roma e inaugurata nel 1940, poco prima delle Seconda guerra mondiale. La Mostra d'Oltremare, tutt'ora sede fieristica, doveva essere il simbolo dell'espansione politica ed economica dell'Italia sui mari e sulle terre d'oltremare.
1 ottobre 1943
La liberazione dai tedeschi
Dopo le insurrezioni popolari delle Quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) - durante le quali i cittadini con i militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud riescono a liberare il capoluogo campano dall'occupazione tedesca - gli Alleati entrano tra festeggiamenti in città (nella foto in basso ).
23 novembre 1980
Il terremoto dell'Irpinia
Con epicentro tra i comuni dell'Irpinia di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, un potente terremoto di magnitudo 6,5 sulla scala Richter causa più di 2.900 morti e circa 8.850 feriti. Gli sfollati raggiungono quota 280mila. Danni anche nel resto della regione e in Basilicata.
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