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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2012 alle ore 07:58.
L'ultima modifica è del 10 maggio 2012 alle ore 08:45.

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(LaPresse)(LaPresse)

Un percorso molto tecnico (curve impegnative e qualche strappo) e meno veloce rispetto alle previsioni mi ha tratto in inganno nel pronostico: così, dopo aver azzeccato i vincitori delle prime tappe, ho sbagliato il terzo tentativo. Avevo scommesso sull'americana Bmc (imbottita di specialisti nella corsa contro il tempo) nella cronometro a squadre di ieri a Verona e, invece, è arrivata la sorpresa Garmin-Barracuda che ha preceduto, un'altra sorpresa, la russa Katusha. Per la Bmc solo il 10° posto e Taylor Phinney ha perso la maglia rosa finita sulle spalle del lituano Ramunas Navardauskas.

La modesta prestazione della Bmc ha attenuanti: Phinney (dolorante per la ferita al piede rimediata nella caduta di lunedì) è uscito sull'erba: tra il rientro in strada e la ricomposizione della squadra, gli americani hanno perso una decina di secondi, tempo prezioso perché Phinney ora è quinto a 13 secondi dalla vetta.

Quindi cambio al vertice ma per i distacchi molto risicati tra i primi, nella tappa di oggi (da Modena a Fano, lungo rettilineo per velocisti), non sono da escludere novità. Potrebbero giocarsi successo di tappa e maglia rosa velocisti quali Tyler Farrar o Matthew Goss. E il re delle volate, Mark Cavendish? Ieri per il team Sky prova non esaltante, legata anche alle condizioni fisiche del capitano caduto nell'ultimo sprint danese.

Per quanto riguarda i favoriti alla vittoria finale ha guadagnato secondi lo spagnolo Oliver Rodriguez (Katusha) che si è avvantaggiato su Roman Kreuziger e su Ivan Basso. Abbiamo parlato ieri con il varesino che si è detto discretamente soddisfatto della prestazione Liquigas. Poco brillante la Lampre di Michele Scarponi e Damiano Cunego.

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