Lo Stelvio dirà se il canadese Hesjedal può davvero vincere

All'Alpe di Pampeago è arrivato il momento dei primi verdetti, anche se non definitivi e non escludo che la corsa alla vittoria finale si decida nella cronometro di domani a Milano. Pure la durissima tappa da Treviso all'Alpe di Pampeago non ha provocato distacchi irrecuperabili tra i primi. Ieri ha vinto il ceco Roman Kreuziger che ha riscattato la giornata nera di Cortina precedendo Ryder Hesjedal; il canadese ha guadagnato una manciata di ...

Il belga De Gendt si prende lo Stelvio ma tutto è ancora in gioco a Milano

All'inizio del Giro non avrei immaginato di dover aspettare gli ultimi metri della cronometro di Milano per incoronare il vincitore. Veramente sorprendente! Anche la tappa di ieri, con la scalata del Mortirolo e l'arrivo sullo Stelvio, non ha sciolto i dubbi sui pronostici. ...

Presunti «aiutini» infiammano il duello fra Mark Cavendish e Andrea Guardini

Andrea Guardini vince la 18a tappa del Giro d'Italia (LaPresse)

La rivincita degli ultimi! A sorpresa sul traguardo di Vedelago Andrea Guardini ha battuto nientemeno che il re dello sprint, Mark Cavendish. Il giovane velocista della Farnese Vini-Selle Italia mercoledì era arrivato ultimo all'arrivo di Cortina, scivolando al penultimo posto nella classifica generale. E proprio la corsa contro il tempo dei velocisti per non finire fuori tempo massimo nelle tappe di montagna ha innescato un duro scambio di ...

Dopo Cortina restano in quattro (e Basso c'è) per la maglia rosa - Vai allo speciale

Sulle Dolomiti è cominciata la gara ad eliminazione tra i favoriti al successo finale del Giro. Sembra, però, una gara senza grandi strappi: ieri, nella tappa Falzes-Cortina con la scalata del temibile Passo Giau, è saltato il ceco Roman Kreuziger arrivato al traguardo con oltre 11 minuti di ritardo. ...

Il bel tempo come compagno delle aspirazioni di Ivan Basso - Vai allo speciale Giro d'Italia

Ivan Basso (LaPresse)

Tutti i big hanno prolungato la giornata di riposo di lunedì e ieri la tappa da Limone sul Garda a Falzes si è trasformata in un lungo trasferimento in vista della tre giorni alpina, interrotta soltanto domani dall'ultima occasione di gloria per gli sprinter.

In salita i favoriti si controllano e il ciclismo si mostra più vero

L a mondializzazione del ciclismo ha scritto una nuova pagina ieri nel primo arrivo alpino. A 2mila metri di Cervinia ha vinto l'atleta del Costa Rica Andrey Amador (è la prima volta di un corridore proveniente dal Paese del Centro-America) e la maglia rosa è tornata sulle spalle del canadese Hesjedal. ...

La «doccia danese» di Lars Bak sull'illusione rosa di Santaromita

Oggi comincio da Ivan Santaromita perché, devo ammettere, ho avuto qualche palpito quando a pochi chilometri dall'arrivo poteva essere virtualmente maglia rosa. Il corridore varesino è un prodotto del vivaio Mapei, cresciuto nelle giovanili del Velo Club Mendrisio (una squadra under 23 che continuiamo a sponsorizzare) e viene seguito dal Centro Mapei di Castellanza. Ho avuto l'illusione che potesse puntare alla "rosa" quando il gruppetto di ...

I velocisti italiani «bruciano» i favoriti Schleck e Cavendish - Speciale Giro d'Italia

Il percorso, con continui cambi di pendenza e il finale con varie curve e controcurve, ha appesantito le gambe del campione inglese

Oliver Rodriguez in maglia rosa è più di un avviso ai super favoriti - Speciale Giro d'Italia

Oliver Rodriguez festeggia la vittoria (LaPresse)

Poche scaramucce nella tappa da Civitavecchia ad Assisi, la corsa si è animata – come previsto – negli ultimi chilometri quando la strada ha cominciato a impennarsi. Finale spettacolare: Rodriguez ha colpito con forza lasciandosi alle spalle corridori meno dotati di scatto, come Ivan Basso

Dopo le prime salite, l'Italia scopre il ciclismo che viene dal Sud

Un'altra carambola (innescata da Filippo Pozzato che poi si è scusato con i colleghi) all'ultima curva a 300 metri dall'arrivo ha tagliato fuori i big dello sprint (Mark Cavendish e Matthew Goss). E così sul traguardo di Frosinone ha vinto lo spagnolo Francisco Ventoso

La conferma si chiama Cavendish la sorpresa ha nome Hunter

La conferma si chiama Cavendish la sorpresa ha nome Hunter. Nella foto Mark Cavendish (LaPresse)

Ancora una volta Mark Cavendish ha dimostrato di non avere rivali in volata e, ieri, nella tappa da Modena a Fano (209 chilometri) si è confermato il numero uno nonostante le botte rimediate nell'ultima giornata danese nel Giro quando l'inglese è malamente caduto a pochi metri dal traguardo. Volata "limpida" al termine di un percorso, piuttosto monotono e noioso, senza emozioni. Un tentativo di fuga, partito da lontano, si è spento a una ...

Bye-bye Danimarca. A Verona spazio per gli specialisti delle cronometro - Vai al dossier

Taylor Phinney

Anche l'ultima tappa danese, senza interessanti contenuti agonistici, si è risolta negli ultimi 500 metri. In modo rocambolesco. Ha vinto l'australiano Matthew Goss (già trionfatore alla Milano-Sanremo 2011) ma il mancato protagonista è stato il re delle volate, Mark Cavendish, atterrato dalla manovra improvvisa di Roberto Ferrari che, spostandosi sulla destra, ha annullato la rimonta dell'inglese. Come domenica nuovo groviglio di bici e ...

Il predestinato Taylor Phinney figlio d'arte e dna da campione

Pronostico centrato nella tappa inaugurale del 95° Giro d'Italia. L'americano Taylor Phinney ha stracciato tutti nella mini-cronometro di 8,7 chilometri ad Herning in Danimarca percorsi a una media di oltre 50 km/all'ora: è sua la prima maglia rosa. ...

Con il canadese Hesjedal in rosa il ciclismo diventa sempre più globale

Con il canadese Hesjedal in rosa il ciclismo diventa sempre più globale (AFP Photo)

Dalla Lituania al Canada. Anche il ciclismo diventa sempre più globale e a emergere sono atleti provenienti da Paesi fino a pochi anni fa molto lontani dalla tradizione ciclistica. Da ieri la nuova maglia rosa è il canadese Ryder Hesjedal che ha saputo resistere lungo i tornanti (non irresistibili) del primo arrivo in salita del Giro a Rocca di Cambio. La Lampre ha perduto il simbolo del primato (la soddisfazione per Adriano Malori è durata solo ...

I big dello sprint e del tempo «salvi» per soli 48 secondi

Non si risentano Rubiano Chávez e Adriano Malori (vincitore di tappa il primo e nuova maglia rosa il secondo) se oggi partiamo dalle retrovie della carovana: il fatto tecnico che ha caratterizzato la frazione da Urbino a Porto Sant'Elpidio è accaduto in coda. Protagonisti i big dello sprint (da Mark Cavendish a Tyler Farrar) e della cronometro (la prima maglia rosa di questo Giro Taylor Phinney) che hanno accumulato minuti di ritardo sempre più ...

Dopo la crono-flop di Phinney e Bmc, tappa per velocisti e qualche novità - Speciale Giro d'Italia

Dopo la crono-flop di Phinney e Bmc, tappa per velocisti e qualche novità (LaPresse)

Per quanto riguarda i favoriti alla vittoria finale ha guadagnato secondi lo spagnolo Oliver Rodriguez (Katusha) che si è avvantaggiato su Roman Kreuziger e su Ivan Basso

Dalle piatte strade della Danimarca alla crono di Milano con un tris di favoriti

Dalle piatte strade della Danimarca alla crono di Milano con un tris di favoriti: da sinistra Ivan Basso, Michele Scarponi e e Roman Kreuziger (LaPresse)

Partenza inconsueta per il 95° Giro d'Italia che nei primi tre giorni percorrerà le strade assolutamente piatte della Danimarca. Lo posso testimoniare da cicloamatore perchè l'anno scoso ho sperimentato una parte del tracciato del campionato del mondo e le difficoltà più impegnative sono paragonabili al ponte della Ghisolfa di Milano. ...

Torna la Parigi-Roubaix, Squinzi a Radio 24: la vera gara del ciclismo di una volta - Audio

Parigi-Roubaix  (Reuters)

«Nel 1996 alla Parigi Roubaix se non ci fosse stata la raccomandazione, Tafi avrebbe vinto. Orgoglioso del giro delle Fiandre per Pozzato, Paolini, Ballan, tre ragazzi della scuola Mapei». Cosi Giorgio Squinzi, ex patron della squadra ciclistica Mapei e presidente designato di Confindustria ricorda i momenti più belli della sua gestione e racconta come andò veramente quando la Mapei nella Roubaix del 1996 arrivò prima con tre suoi corridori.