Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2012 alle ore 08:13.
Non si risentano Rubiano Chávez e Adriano Malori (vincitore di tappa il primo e nuova maglia rosa il secondo) se oggi partiamo dalle retrovie della carovana: il fatto tecnico che ha caratterizzato la frazione da Urbino a Porto Sant'Elpidio è accaduto in coda. Protagonisti i big dello sprint (da Mark Cavendish a Tyler Farrar) e della cronometro (la prima maglia rosa di questo Giro Taylor Phinney) che hanno accumulato minuti di ritardo sempre più pesanti e, a 10 chilometri dall'arrivo, erano quasi virtualmente esclusi perché rischiavano di arrivare fuori tempo massimo.
A questo punto il miracolo. L'elicottero che segue il Giro (e testimonia lo svolgimento della corsa) è dovuto atterrare per mancanza di benzina. Gli ultimi hanno innescato la quarta e messo a segno un prodigioso recupero percorrendo l'ultimo tratto della tappa a una media di 55/60 chilometri all'ora. Tutti salvi per soli 48 secondi, così oggi potranno prendere regolarmente il via. Inevitabili i sospetti...
Forse la giuria ha chiuso un occhio (il Giro non può perdere i big della velocità già i primi giorni) e poi, devo ammettere, situazioni del genere si sono già viste in passato.
Questo curioso episodio non può oscurare la bella prova di Rubiano Chávez in fuga fin dall'inizio della giornata, con un altro gruppetto di una quindicina di corridori che si è andato via via asciugando. Eravamo abituati a vedere trionfare i generosi colombiani nelle tappe alpine; non può sorprendere il successo di ieri sulla riviera adriatica: il percorso con arrivo sul lungomare di Sant'Elpidio era impegnativo con dislivelli forti nel continuo saliscendi delle colline marchigiane. Un bravo merita anche Malori (cronoman piuttosto che passista) che conquista la maglia rosa a coronamento di una carriera che, agli esordi, appariva più promettente.
Tutti i big si sono controllati. Quello di ieri era il primo test sulle salite e oggi sarà un'altra tappa insidiosa: il traguardo è a Rocca di Cambio dopo 9 salite, di cui due gran premi della montagna. E oggi potrebbe essere la giornata di Oliver Rodriguez, il meglio piazzato nella classifica generale tra i favoriti alla vittoria finale. Lo spagnolo ha una motivazione in più per mettersi in mostra: è il suo compleanno e cercherà di farsi un regalo nel primo arrivo in montagna (anche se non molto impegnativo) del Giro.
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Cronaca
- Il canadese Hesjedal vince il Giro. Italiani fuori dal podio dopo 17 anni
- La tappa dello Stelvio riapre il Giro d'Italia: De Gentd va in fuga e vince. Ora Rodriguez ha un rivale in più
- All'Alpe di Pampeago vince Kreuziger. Hesjedal secondo ma vede la maglia rosa più vicina
- Andrea Guardini l'outsider brucia in volata Mark Cavendish
- Joaquin Rodriguez, detto Purito, non è una maglia rosa abusiva. Lo spagnolo vince anche a Cortina
Giro di parole
- Hesjedal, campione di regolarità in una corsa senza dominatore
- Lo Stelvio dirà se il canadese Hesjedal può davvero vincere
- Il belga De Gendt si prende lo Stelvio ma tutto è ancora in gioco a Milano
- Presunti «aiutini» infiammano il duello fra Mark Cavendish e Andrea Guardini
- Dopo Cortina restano in quattro (e Basso c'è) per la maglia rosa