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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2012 alle ore 07:04.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2012 alle ore 07:51.

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Ivan Basso (LaPresse)Ivan Basso (LaPresse)

Tutti i big hanno prolungato la giornata di riposo di lunedì e ieri la tappa da Limone sul Garda a Falzes si è trasformata in un lungo trasferimento in vista della tre giorni alpina, interrotta soltanto domani dall'ultima occasione di gloria per gli sprinter.

Insomma una tappa che interessava a pochi animata dalla solita fuga partita da lontano di una decina di corridori conclusa con un assolo del giovane basco Jon Izaguirre che ha sorpreso tutti sull'ultimo strappo a 4 chilometri dall'arrivo. Inizialmente c'è stata qualche scaramuccia nel gruppo perché alcune formazioni, interessate a vincere la speciale classifica a squadre, hanno cercato di impedire l'allungo.

Oggi si comincia a fare sul serio con la Falzes-Cortina d'Ampezzo, 186 chilometri e un passo (il Giau) a 18 chilometri dal traguardo molto impegnativo con una pendenza media del 9,3% e punte del 14 per cento.

I favoriti, che continuano a dosare le forze, sono divisi da pochi secondi. Ivan Basso è molto fiducioso, ha risparmiato la squadra: mi risulta che nella tappa di domenica scorsa ha lavorato ai livelli di massima potenza soltanto negli ultimi sei chilometri della salita dei Piani dei Resinelli. E, come Basso, anche gli altri pretendenti al successo finale, non sono andati fuori giri.

Al momento è impossibile fare un pronostico per i prossimi giorni anche se la frazione di oggi fonirà utili indicazioni sulle condizioni dei migliori. Scavalcato il passo Giau, i corridori affronteranno una lunga discesa verso Cortina che, in caso di maltempo, potrebbe costituire un serio ostacolo alle ambizioni di Basso. Le previsioni intonate al bel tempo rappresentano un piccolo vantaggio per il varesino.

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