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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 08:19.

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Sotto lo sguardo di Carla e degli altri, montai sulla roccia con le mie scarpe da tennis slacciate e attesi la conferma intestinale di una storia che trovavo all'improvviso assurda. Altre storie di questo viaggio avevano messo alla prova la mia fede, ma avevo resistito ed ero riuscito ad accettarle. Questa però era diversa. Questa, stavo male a pensarci.
Poi successe una cosa che mi stupì. Mentre guardavo il campo e mi sforzavo di immaginare un mare di santi fedeli (6) raccolti per prendere istruzioni dal figlio di Dio i funghi atomici soffiavano all'orizzonte e i vampiri circolavano sopra la foresta, ebbi un crampo allo stomaco. Non forte, ma vero. Voleva dire che stavo "bruciando"? Be', ammettiamolo pure.

Ma cosa l'aveva causato? Temevo di saperlo: la tensione. La tensione pura di guardare i miei amici non sapendo se ero in grado di trattenere il senso di vuoto che ti viene quando perdi finalmente l'innocenza spirituale.
Poi mi colse la paranoia. Quando salii sul pullman e puntai i sedili in fondo, dove ero stato con Carla, immerso nella nostra passione confortevole e cospiratoria, non la trovai: aveva cambiato posto. Si era buttata a sedere dalle parti di un accompagnatore, in una zona di buona condotta dove nulla tra noi poteva accadere. Quando mi avvicinai sembrò evitare il mio sguardo, poi si voltò per parlare con il mio amico loquace seduto dietro di lei. Passai oltre e mi sedetti da solo ad ascoltare una radiolina. Magari era tutto nella mia testa, anche la trasformazione di Carla, ma il mio cambiamento mi parve molto reale. In seguito, raggiunta Independence, dissi che stavo male e rimasi a bordo ad ascoltare i Bee Gees mentre gli amici proseguivano le visite.

Beverly Hills, Californa, 2008
Ho quarantasei anni, sono proprio adulto, e sto passando in rassegna una serie di annunci online in cerca di una pensione economica o un appartamento dove sistemarmi mentre mi dedico a una nuova relazione con una donna incontrata su internet, per incontrare la quale sono venuto in macchina dal Montana due settimane fa in vista del primo appuntamento. Ho altri affari in zona – stanno per cominciare le riprese di un film tratto da uno dei miei romanzi, Tra le nuvole, e io e il regista dobbiamo discutere delle cose – ma posso finire tranquillamente domani, solo che a quel punto dovrò prendere una decisione: restare nella mia costosa camera d'albergo, trovare qualcosa in affitto, o dire addio ad Amanda (per ora? per sempre?) e tornare a Nord sulla I-15, fino in Montana.
Restringo la lista a tre posti, tre pensioni, e organizzo rapidamente le mie visite. I miei problemi di credito saranno un problema. La mia vita va un po' a rotoli da qualche anno. Un divorzio dalla madre dei miei due figli. Grossi conti medici per ripetuti calcoli renali, che sono una di quelle sconcertanti malattie di cui ti dai la colpa perché i dottori non ti sanno dire di cos'altro sia.

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