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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:20.
L'edizione del 2002 viene organizzata in collaborazione tra Corea e Giappone. Il mondiale di Totti e Trapattoni, o almeno così ci si aspetta alla vigilia. Sarà invece il mondiale della Corea-bis e dell'arbitro Byron Moreno, ecuadoregno, che contribuirà in maniera decisiva all'eliminazione azzurra.
Si comincia il 3 giugno a Sapporo proprio contro l'Ecuador, dello "spauracchio" Ulisses De La Cruz. Trapattoni, subentrato a Zoff dimissionario dopo le ingiustificate critiche ricevute dal Presidente del Consiglio Berlusconi dopo la beffa a Euro2000, schiera solo due punte, privandosi di un potenziale offensivo straripante. Finisce comunque 2-0 per gli azzurri, grazie alla doppietta di Vieri.
Nella seconda gara la Croazia ci beffa: Vieri realizza l'1-0, ma Rapajc e Olic siglano le reti del successo croato, con Cristiano Doni che si mangia un gol praticamente già fatto. Un guardialinee danese ci annulla due gol regolarissimi e, nonostante il passaggio agli ottavi con uno striminzito 1-1 con il Messico siglato da Del Piero, si comincia a capire che qualcosa non gira per il verso giusto.
Si va a Daejeon, contro i padroni di casa della Corea del Sud, allenata da Guus Hiddink. Il 18 giugno 60mila coreani, sospinti dal ricordo del 1966 in cui la Corea del Nord e Pak Doo Ik eliminarono gli azzurri. Senza Nesta e Cannavaro, l'Italia non sembra soffrire più di tanto in difesa, anche se Moreno fischia subito un dubbio rigore a favore dei coreani. Il perugino Ahn si fa ipnotizzare da Buffon, quindi Vieri ci porta in vantaggio. Sembra fatta, con l'Italia a protezione del vantaggio fino al minuto numero 87: triangolazione stretta e rete di Seol per il pareggio della squadra padrona di casa. All'ultimo minuto Vieri sbaglia un gol già fatto e la gara va ai supplementari. Moreno prima espelle Totti, quindi annulla a Tommasi il regolarissimo golden gol. A compiere l'opera ci pensa Ahn al minuto numero 117.
Anche nel post eliminazione la colpa ricade praticamente tutta su Moreno, nonostante gli errori gravi sotto porta dei giocatori italiani. A rappresentarci in quell'edizione resta solo Pierluigi Collina, cui tocca l'onore di dirigere la finalissima tra Brasile e Germania. Una doppietta di Ronaldo regala il quinto titolo ai verdeoro, mentre al terzo posto si piazza la sorprendente Turchia, che sconfigge la Corea.