Mondiali di calcio Sudafrica 2010

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Germania 2006

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:20.


La bufera Calciopoli funesta la vigilia del mondiale tedesco per gli azzurri. Ma, come spesso accade, nelle difficoltà gli azzurri riescono a tirare fuori il meglio. Il ct Marcello Lippi, anch'egli coinvolto nell'inchiesta, e un gruppo che riesce comunque a fare quadrato. Un cammino non facile, quello degli azzurri, anche se agevolato da un tabellone che, nel corso della manifestazione, vedrà l'esclusione delle rivali più accreditate.


L'Italia comincia la sua avventura nel gruppo E, con Ghana, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Si comincia con il Ghana, battuta dalle reti di Pirlo e Iaquinta: gli azzurri prevalgono su un avversario non facile, rappresentante di un calcio africano in costante ascesa.
Nella seconda gara della manifestazione, gli azzurri si scontrano con gli Stati Uniti: è di…Zaccardo, l'unico gol su azione subito da Buffon. Un'autogol che ci fa paura perché va a pareggiare la rete di Gilardino realizzata dopo 22'. Si finisce con un pari e la gara con la Repubblica Ceca diventa assolutamente importante per la vittoria del girone. Ci pensa Materazzi a sbloccare il risultato, prima del sigillo di Inzaghi al minuto numero 87'.


Agli ottavi ci tocca l'Australia, un avversario che pare abbordabile. Gli azzurri però sono molto tesi e non riescono a sbloccare il risultato. Nel finale, proprio quando tutti pensano a disputare i tempi supplementari, una discesa di Fabio Grosso sulla sinistra provoca il calcio di rigore, effettivamente generoso, che Totti trasforma con grande freddezza. Ai quarti di finale l'Italia ha di fronte l'Ucraina, ma la vigilia viene funestata dalla vicenda di Gianluca Pessotto. L'ex calciatore della Juventus, in preda alla depressione, tenta il suicidio gettandosi da una finestra della sede della società bianconera. Una delegazione di azzurri va a fargli visita e la squadra poi riesce a dedicargli la vittoria per 3-0 con l'Ucraina: di Toni (doppietta) e Zambrotta le reti azzurre.


Intanto la Germania elimina l'Argentina, mentre dalla parte opposta del tabellone la Francia fa fuori il Brasile, sconfitto per 1-0. La grande impresa azzurra passa dalla semifinale con i padroni di casa tedeschi: i 90' regolamentari finiscono sullo 0-0 e quando tutto sembra far pensare ai calci di rigore, un suggerimento di Pirlo innesca Grosso, che firma la rete del vantaggio azzurro. Siamo al minuto numero 119. La Germania è stanchissima e shockata dalla rete dell'Italia, che riesce anche a mettere al sicuro il risultato con la rete di Alex Del Piero. Si va a Berlino, in finale, contro la Francia.

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Germania 2006

Toni festeggia il gol dopo il gol contro l'Ucraina

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Toni festeggia il gol dopo il gol contro l'Ucraina

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Toni festeggia il gol dopo il gol contro l'Ucraina

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Il 9 luglio 2006 è una serata storica. L'Italia affronta la Francia con questa formazione: Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso, Gattuso, Pirlo, Camoranesi, Perrotta, Totti e Toni. Va però in vantaggio la Francia, grazie ad un calcio di rigore assai generoso concesso dall'arbitro Elizondo dopo 7'. Materazzi di testa pareggia e la gara si spegne fino quasi al termine dei supplementari. Al minuto numero 110, il miglior giocatore del mondo in quel momento, ovvero Zidane impazzisce: dopo uno scambio verbale con Materazzi, lo colpisce con una violentissima testata in pieno petto, vista da tutto il mondo. Inevitabile l'espulsione. La gara si trascina fino ai calci di rigore: il primo, e l'unico, a sbagliare è Trezeguet, mentre è Fabio Grosso a realizzare quello del tripudio. L'Italia è campione del mondo per la quarta volta, 24 anni dopo Spagna 1982.

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